di Anna Ditta
“I sequestratori che mi hanno rapito pensavano che fossi americano. Ho cercato invano di spiegare loro che sono argentino, ma appena ho urlato Messi! Messi!, hanno capito e non mi hanno trattato con violenza”. Questa è l’incredibile vicenda occorsa a Santiago Lopez Menendez, giovane scienziato argentino che si trovava in Nigeria per lavoro, pubblicata nell’edizione on line del tabloid britannico Mirror. “Il 24 giugno ero uscito a lavorare in un campo, quando due persone mi hanno rapito. Pensavano che fossi americano. Loro non parlavano inglese e non sapevo come fare, quando ho nominato Messi mi hanno ricollegato all’Argentina e non mi hanno trattato male”.
I due rapitori nigeriani hanno comunque chiesto un riscatto, che è stato pagato, evitando violenze e soprusi ai danni del povero malcapitato. Così Leo Messi, reduce da una stagione trionfante col Barcellona in cui ha conquistato il triplete, e ancora in gioco con la sua nazionale in Copa America, si rende protagonista indirettamente di una vicenda che grazie a lui non è finita nel peggiore dei modi.
La terza squadra di Madrid, il Rayo Vallecano, non è famosa come l’Atletico o il Real. Ma negli ultimi giorni, dopo la presentazione delle maglie per la prossima stagione, ha fatto parlare di sé.