Gianluca Guarnieri
Esiste un gioco delle coppie nella Roma. In questo inizio di stagione 2016-17, il “duo” è una delle cose più curiose, in vari ruoli, tutti determinanti ed in punti chiave in campo. Iniziamo dagli esterni difensivi: perso Digne e con Rudiger (lo scorso anno impiegato, con un certo profitto sulla fascia) infortunato, si è puntato su Mario Rui, ma la malasorte si è accanita anche sul portoghese ex Empoli, con il “crack” al ginocchio che lo ha messo Ko fino a Gennaio.
Considerate luci ed ombre di Juan Jesus (più le seconde…), Spalletti si è affidato alla coppia Florenzi-Peres con il numero 24 a destra e il brasiliano a sinistra, in una posizione non sua per un destro naturale. Qualche scricchiolio si è visto con Florenzi in difficoltà varie volte in fase difensiva (errore nel pareggio dei sardi…) laddove in fase propulsiva ha dimostrato (e non è una novità…) il suo valore, mentre per il numero 13 ex Torino, la corsia sinistra rimane ostica. Peres ha limitato nella spinta e mostrato qualche pecca difensiva, nonostante la mossa di Spalletti di avvicinargli Vermaelen per supportarlo. Coppia anche per la porta romanista, con Allison che aveva iniziato la stagione, nella gara esterna di Oporto, denotando qualche incertezza, sostituito dal rientrante Szczesny che ha fatto vedere buone cose (la ribattuta su Sau, poi ribadita dal tap in vincente di Borriello) ad altre quasi “Horror”, vedi l’uscita sconsiderata che porta il 2-0 nel ritorno contro il Porto e la rete di testa del minuscolo Sau, con l’intervento non felice del portiere polacco. Insomma, varie cose da rivedere, contando sulla sosta di campionato. Rivedere le coppie ed assegnare i ruoli da titolare, anche per evitare problemi ed equivoci per il futuro.