“Roma, serve equilibrio”

Posted By on Ott 1, 2016 | 0 comments


Luigi Pellicone

Roma-Inter, premesse di spettacolo e gol. Resta da capire se le emozioni dipenderanno da meriti o errori di due squadre che soffrono in fase difensiva. Esterni bassi, con ogni probabilità, decisivi. Nel bene e nel male, da entrambe le parti. L’Inter è un cantiere aperto e a volte pericolante. La Roma, a volte, è una gruviera.

Nerazzurri e giallorossi a due facce: in Europa e in Italia. Quale Inter all’Olimpico? E quale Roma? I numeri dei padroni di casa testimoniano equlibri precari: 14 reti fatte, ben 8 subite. Aldilà delle cifre, Spalletti si sofferma sulle “pieghe” delle cifre. Raddoppi di marcatura, chiusura delle linee di passaggio, attacco alla difesa avversaria. In sintesi, la Roma pecca nell’attenzione nel posizionamento. Tradotto: a volte la squadra non segue né trova il pallone nei posizionamenti.

La chiave tattica del match è nelle mani della Roma. L’Inter pressa alto, attacca il portatore e inevitabilmente alza il baricentro. Potenzialmente vantaggioso per le caratteristiche dei giallorossi. L’obiettivo è eludere il pressing e trovare spazio dietro la linea difensiva. Necessario non subire l’intensità nerazzurra e non trasformare in ansia la gestione del pallone e delle idee.

Capitolo formazione: la Roma dipendente da Totti? Anche in questo caso, Spalletti predica equilibrio, ricetta migliore per gestire il numero dieci utilizzato più in questi venti giorni chenei primi cinque mesi di permanenza della nuova gestione spallettiana. Dzeko in panchina per i 90′ contro l’Astra, implica il suo utilizzo. Possibile che solo uno fra Florenzi e Peres giochi, e a destra, con Juan Jesus a sinistra. De Rossi dovrebbe ritrovare posto, accanto a Strootman. Nainggolan con Salah e El Shaarawy dietro l’attaccante bosniaco. A meno che, considerata l’incidenza dell’Inter sulle fasce, non si opti per un Florenzi esterno altro a sinistra. Una possibile sorpresa.

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