Social Scouting: i “gioiellini” di Trigoria

Posted By on Ott 29, 2016 | 0 comments


Luigi Pellicone

Un social scouting speciale, quello di questa settimana. La Roma primavera di Alberto De Rossi schianta 4-0 l’Inter in finale di Supercoppa e mette in mostra diversi gioielli. Ecco una breve rassegna dei ragazzi più interessanti. Alcuni hanno già stregato Spalletti.

Riccardo Marchizza (26.03.1998) Difensore centrale di grandissima qualità. Senso della posizione, fisico e tecnica. Protagonista dello scudetto Primavera, anche ieri ha confermato quanto di buono si dice. Ha maturato la personalità necessaria per inserirsi fra i grandi. Già convocato più volte in prima squadra, già l’anno prossimo potrebbe essere nel calcio dei grandi.

Eros De Santis (30.10.1997) Un anno più “grandi” degli altri, ne ha già 19. Ha completato tutta la trafile nel settore giovanile giallorosso. Esterno basso a destra di grande corsa e personalità, si caratterizza per la disciplina tattica e la continuità di rendimento.

Lorenzo Grossi (25 marzo 1998) Da poco maggiorenne, nasce come trequartista, poi centrocampista, infine difensore centrale con licenza di giocare a sinistra. Grande fisico, molto abile nelle letture difensive, piedi buoni. Deve migliorare ancora un po’, anche in sfrontatezza, ma ha buone qualità.

Marco Tumminiello (6/11/1998) Deve compiere 18 anni: faccia e fisico da bomber. Movenze e personalità ricordano il primo Bobo Vieri. Meno grezzo, se possibile. Centravanti capace di svariare lungo l’intero fronte d’attacco, riesce, con uguale efficacia, a far salire la squadra e a trovare la conclusione personale. Segna con regolarità impressionante. Se riesce a tenere i nervi a posto, ha un futuro da dipingere a colori.

Lorenzo Crisanto (20-04-1998) Portiere di grande affidabilità, a dispetto della giovanissima età è già molto maturo e non soffre particolarmente la pressione. Lo scorso anno è stato protagonista assoluto nella Final Eight. Grande personalità, sa guidare la difesa. Può imporsi.

Keba Coly (20-02-1998) Una favola, la sua: viene in Italia per studiare, in Abruzzo, e si ritrova alla Roma. Convocato e in gol con i grandi nella partita contro il San Lorenzo. E pensare che un anno fa gioca in prima categoria, nello Spoltore. Centottanquattro centimetri di forza e agilità. Prima punta o esterno largo a destra. Fa poca differenza. Keba è abilissimo in acrobazia, punta e salta spesso l’uomo, segna e regala assist. Con Tumminiello e Soleri, forma un tridente fuori categoria per la Primavera.

Edoardo Soleri (19- 10- 1997) Giunge alla Roma dopo aver girato il mondo. Buenos Aires, San Paolo, Roma. Nasce come centrocampista. Muzzi lo sposta in attacco e gli trasforma la pur breve carriera. Ragazzo timido, educatissimo, in campo si trasforma. Attaccante completo, nonostante il metro e 90 è anche veloce. Buona tecnica e grande generosità. Un piccolo Luca Toni. Ha già assaggiato la Champions, contro il Bate Borisov. Anche lui ha un futuro assicurato.

Luca Pellegrini (7-03/1999) Il più giovane della nidiata e anche uno dei più promettenti. Merce rara: esterno basso sinistro. Ara la fascia con tecnica e personalità fuori dal comune. Su di li gli occhi di mezza Europa. E un agente come Mino Raiola. Garanzia del talento. La Roma è riuscito a trattenerlo nonostante le pressioni di Manchester City, Arsenal, Psv Eindhoven, AZ Alkmaar e Liverpool. Uno dei migliori prospetti.

Bordin (1/08/1998) Alessandro Bordin, un piccolo Pizarro. Forse è troppo presto per dirlo, ma il ragazzo ha tutto per sfondare nel calcio che conta. Sui taccuini di Bordeaux e Monaco. Brevilineo, ottima tecnica, buon fisico, grande visione di gioco, alterna fantasia e giusta cattiveria.

Abdullahi Nura (17 agosto 1997) Talento pari alla sfortuna. Fermato prima per un problema cardiaco, fortunatamente risolto, rientra in campo e si rompe il legamento crociato. Due elementi che hanno ritardato l’esplosione di questo ragazzo. Su di lui scommette anche Luciano Spalletti. Il colpo di fulmine riassunto in 12 parole. “È un soffio di vento, quando arriva sembra che non abbia corso”. Grande accelerazione, deve migliorare in fase difensiva ma ha impressionato anche il Barcellona. La prima squadra lo attende.

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