Empoli – Roma chiave tattica

Posted By on Ott 30, 2016 | 0 comments


Luigi Pellicone

Miglior attacco, contro peggior attacco. Empoli – Roma è, sulla carta, una partita segnata. Martusciello si muove sulle orme di Sarri e Giampaolo. 4-3-1-2 a rombo. Un marchio di fabbrica collaudato che risente, però, degli interpreti: i toscani non hanno perso automatismi. Il dilemma è nel talento degli interpreti. La controprova arriva dai gol subiti: 11, neanche troppi per una squadra che deve salvarsi.

L’Empoli cerca sempre di giocare il pallone, con un’ottima percentuale di passaggi (81,3%). Il problema è che non arriva in porta. Appena due reti e segnati contro il Crotone, fra l’altro su calcio da fermo, sebbene Martusciello ordini un baricentri piuttosto alto, tanta densità in mezzo e circolazione di palla, chiede a Saponara di muoversi fra le linee. Con la Roma, Maccarone attaccherà lo spazio, Gilardino gli girerà intorno. Obiettivo: evitare l’imbuto centrale e lavorare sugli esterni, anello debole giallorosso.

La Roma può e deve sfruttare il grande traffico a centrocampo per trovare sfogo sulle fasce. Ecco perchè Paredes, in questa ottica, diviene l’uomo chiave. Il centrocampista, contro i suoi ex compagni, dovrà spostare il pallone in ampiezza, e aprire le maglie emplolesi lanciando negli spazi Salah e ed El Shaarawy agili e veloci che potrebbero far male. Pesante, l’assenza di Florenzi che limita anche le soluzioni offensive. L’esterno basso di Vitina era preziosissimo nel portare via l’uomo in sovrapposizione e pemettere a Salah di accentrarsi e scambaiare nello stretto con Dzeko. Rudiger, seppur straripante fisicamente, non ha i tempi di inserimento né i piedi di Florenzi. Di contro,ci guadagna in difesa. Non ci si stupirebbe se la Roma cambi “pelle” e cerchi lo scambio e la profondità pendendo più a sinistra che a destra.

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