di Alessia Fratarcangeli
AAA cercasi vero Napoli. Il livello di gioco dei partenopei si è abbassato drasticamente in questa fase della stagione, sia in campionato che in Champions League. La competizione europea, soprattutto nelle prime fasi, sembrava esaltare l’undici di Sarri alla sua prima esperienza. Con il passare del tempo e l’accavallarsi di molti impegni, il Napoli ha iniziato a fare fatica, complice anche la mancanza di un uomo fondamentale per il proprio gioco, Arkadiusz Milik.
Il Napoli sceso in campo ieri sera è del tutto confusionario, senza idee di gioco, una squadra totalmente sfibrata. Di energie ne spende molte e il pallino del gioco è nelle proprie mani, poichè la Dinamo Kiev non è un avversario da temere. Possesso palla, tiri, calci d’angolo: tutti i numeri sono a favore dei padroni di casa. Numeri che non servono a nulla se il livello di pericolosità della squadra è pari a zero.
Con la mancanza di Milik, il gioco e le scelte di Sarri hanno portato a galla l’incapacità di trovare alternative valide. Il mister è il primo colpevole: pur avendo una rosa completa in ogni reparto, non ha saputo proporre una soluzione valida per sopperire all’assenza dell’attaccante polacco. Non è riuscito a scuotere psicologicamente giocatori come Gabbiadini o Insigne, che avrebbero dovuto dare il 100% in un momento di difficoltà come questo. Inoltre Sarri, anche a livello tattico, è rimasto fermo e convinto delle proprie idee come se la squadra potesse girare allo stesso modo: ha sopravvalutato la sua rosa o questi non sono nient’altro i limiti di un allenatore che ha esaurito tutte le sue cartucce?
Nonostante, comunque, il periodo non proprio favorevole in termini di gioco, il Napoli è ancora lì a battersi per il primo posto nel girone con il Benfica. Ma i rischi aumentano mano a mano che la fine del girone si avvicina e la fortuna potrebbe voltargli le spalle quando meno se lo aspetta.