Francesco Falzarano
FROSINONE – CARPI : Un Matusa tutto esaurito verso la finale, passo quasi scontato in Ciociaria. Nessuno aveva fatto però i conti con il Carpi. Il Frosinone ha fatto la partita, il Carpi ha provato a giocare di ripartenza, fin qui tutto normale. All’andata il Carpi ha chiuso in dieci. Stavolta il Carpi chiude in nove, ma quando all’86 Letizia centra il bersaglio grosso su punizione, tutto viene cancellato. Rabbia e frustrazione in casa gialloblù. La squadra di Marino ha fatto un gran campionato, ma ha perso la serie A due volte. Prima a Benevento, con le speranze giallorosse ridotte al lumicino, poi in casa contro il Carpi, con due uomini in più. Un’impresa epica per i ragazzi di Castori che nonostante la doppia espulsione non hanno mai mollato, portando a casa un risultato ormai insperato. Pioggia di fischi sul Frosinone e più precisamente su Marino, imputato come l’artefice numero uno di questo insuccesso. Il tecnico a fine gara ha rassegnato le dimissioni.
PERUGIA – BENEVENTO : Quasi ventimila persone al Curi, 1.600 di fede giallorossa. A Perugia si respira aria di serie A. Favorito il Grifo, soprattutto per una maggiore brillantezza sulla gambe. Primo tempo bloccato, Baroni imbriglia alla perfezione Bucchi, ed il Perugia non riesce ad affondare. Nella ripresa padroni di casa molto più propositivi e pericolosi, basta un gol per andare in finale. Il Benevento si difende con ordine e non rinuncia a ripartire. Le lancette giallorosse si fermano per la prima volta all’81, quando Puscas fa esplodere il settore ospiti, e proietta il Benevento in finale. Ma al ’90, si fermano di nuovo, quando Nicastro pareggia i conti. Quattro minuti di sofferenza in casa giallorossa, quattro minuti interminabili, fino al fischio finale, che fa esplodere una città intera che non vuole svegliarsi da questo sogno. Ora bisogna prendersi la serie A.
FINALE : CARPI vs BENEVENTO (4 GIUGNO ) – BENEVENTO vs CARPI (8 GIUGNO).