Uomini mercato: Simone Verdi

Posted By on Mag 31, 2017 | 0 comments


Di Alessia Fratarcangeli
Chiuso il campionato, che si aprano le danze del calciomercato! Tutte le squadre sono al lavoro e già iniziano a circolare i primi nomi che animeranno le sessioni estive del mercato.
Il primo nome è Simone Verdi, classe 1992, uno dei protagonisti della stagione del Bologna. E’ un giocatore molto duttile che può ricoprire due ruoli, giocando sia come ala che come trequartista; ambidestro, è dotato di buona tecnica e, quando ne ha la possibilità, ha dei tempi di inserimento perfetti. Il dinamismo, la velocità palla al piede e il dribbling sono i suoi punti di forza, ma degno di nota è sicuramente il suo ottimo tiro dalla distanza. Da marzo è, inoltre, entrato meritatamente nel giro della Nazionale maggiore di Giampiero Ventura.
In questi giorni il ragazzo sta trattando il rinnovo con il rossoblu che, blindandolo fino al 2022, darebbe una grande prova di forza. Verdi, pagato 1,5 milioni, attualmente ne vale almeno 10, anche se il 20% di un’eventuale rivendita andrebbe nelle casse del Milan (suo club nel periodo delle giovanili). Il prezzo è tutto sommato abbordabile per questo talentuoso ragazzo di 25 anni e, perciò, ha attirato le attenzioni di molti club, tra cui il Napoli di De Laurentiis che sta sondando il terreno per regalare a Sarri un vice-Callejon.
Il profilo di Verdi interessa molto: farebbe proprio al caso del mister che adora plasmare a sua immagine e somiglianza tattica le giovani leve e che avrebbe un’alternativa di qualità al numero 7 azzurro, impiegato quasi sempre nella stagione appena conclusa. Non calcolando, poi, che Simone Verdi ha già conosciuto in passato Maurizio Sarri, dal 2013 al 2015, epoca in cui il ragazzo indossava la maglia dell’Empoli ed era allenato proprio dal mister partenopeo che ne ha intuito il talento e ne ha plasmato la personalità. I presupposti ci sono tutti per intavolare l’affare, ma bisogna battere anche la concorrenza delle altre interessate, prima tra tutte la Lazio di Lotito. Difficilmente però Verdi direbbe di “no” al richiamo del suo vecchio mentore e a un’avventura in una squadra di qualità come il Napoli, andandosi così a misurare con un contesto di gran lunga più prestigioso.

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