A volte ritornano….Pioli

Posted By on Giu 12, 2017 | 0 comments


Antonio Capotosto

Pioli come Paulo Sousa? La storia moderna della Viola ci ha insegnato che nella maggior parte dei casi il cambio di allenatore ha (ri)dato risultati apprezzabili in casa gigliata. Nell’annata 1997-’98 infatti Alberto Malesani firmava il ritorno in Europa, dopo che Claudio Ranieri aveva salutato i Campini con un inaspettato e deludente nono posto in campionato. L’ex tecnico del Chievo era al debutto nella massima serie: è rimasto solo anno a Firenze, centrando la qualificazione in Coppa Uefa con un gioco offensivo (secondo miglior attacco). Ma nel corso del campionato un malinteso con Cecchi Gori spingeva l’allenatore veronese verso Parma e il patron viola offrì la panchina a Giovanni Trapattoni per trasformare in realtà il sogno scudetto. E nell’annata successiva a France ’98 i gigliati diventavano campioni d’inverno grazie ad uno splendido girone d’andata, ma nel ritorno la Fiorentina accusò una flessione – ventuno punti conquistati, complice un infortunio di Batistuta- e terminava il campionato sul gradino più basso: il miglior piazzamento negli anni precedenti al fallimento del 2002.

Anche Cesare Prandelli ha staccato il pass per l’Europa alla prima stagione, ma quel quarto posto evaporò per le sentenze di Calciopoli. Se Mihajlovic ereditava una squadra ormai alla fine di un ciclo (preavviso la posizione a metà classifica nell’annata precedente il Mondiale sudafricano), cinque anni fa Montella ha riportato al Franchi entusiasmo e bel gioco mancando per poco l’accesso ai preliminari di Champions. Ha quindi salutato Firenze con la terza qualificazione di fila in Europa League. Pioli riporterà i gigliati sui palcoscenici continentali?

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