( di Gianluca Guarnieri) Emozioni a non finire in un caldo sabato pomeriggio dell’Ottobre 1998. Di scena sul palcoscenico dello Stadio Olimpico un Roma-Fiorentina con opposte due squadre diametralmente diverse, per filosofia tattica e di gioco. Mentre la Roma di Zeman si affidava al 4-3-3 e al pressing furente, con verticalizzazioni laser, la Fiorentina trapattoniana rispettava i dettami del tecnico di Cusano Milanino con difesa robusta ed attenta e contropiede ficcante e rapido, guidata da Gabriel Batistuta, ovviamente pericolo pubblico per la difesa romanista. Una sfida bella senza dubbio, accesa al 31′ del primo tempo, con la rete quasi scontata del “Re Leone”, bravo ad anticipare Wome, suo controllore nell’occasione e a superare Chimenti con un pallonetto. La Roma provò a riequilibrare lo svantaggio, ma la lucidità non era delle migliori e le cose si fecero sempre più difficili minuto dopo minuto: Gigi Di Biagio perse la testa, colpendo lo scorbutico brasiliano Edmundo , guadagnandosi il cartellino rosso, imitato 6 minuti più tardi da Candela e Falcone, espulsi per reciproche scorrettezze dall’arbitro Bazzoli di Merano. 9 contro 10 e tutto in salita. Sembrava un risultato già scontato per i viola quando Trap sostituì Edmundo con “Spadino” Robbiati, provocando la reazione isterica dell’attaccante brasiliano, capace di mandare a quel paese il proprio allenatore. Fu una sorta di “turning point”, un rapido punto di svolta, dove la squadra gigliata perse brillantezza ed iniziativa, a beneficio della rinfrancata compagine zemaniana. Protagonista imprevisto del pomeriggio fu un illustre carneade, ovvero Gustavo Bartelt, punta argentina di Lanus dal talento altalenante. Entrato al 29′ della ripresa, in pieno recupero il biondo argentino dribblò ben 4 avversari per poi servire a Dimitri Alenitchev il più comodo assist del pareggio, per il tripudio della Curva Sud strapiena. Non sarebbe finita cosi, perché pochi attimi dopo ancora lui, l’imprendibile Bartelt saltava come birilli i difensori toscani, porgendo palla al giovane Capitan Totti che di destro faceva secco Francesco Toldo. 2-1 in pieno recupero nel delirio dell’Olimpico. Misteri e miracoli del calcio. Bartelt diveniva eroe per un giorno, più del suo eccelso connazionale Batigol. Un Roma-Fiorentina che chi visse non avrebbe dimenticato mai…