È tornato!

Posted By on Dic 31, 2017 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Non è fatale Verona stavolta per la Juventus. Lo poteva essere però. Perchè per tredici minuti l’Hellas ha sognato di poter strappare un punto ai campioni d’Italia. Colpa di una Juve svagata, a tratti distratta e un po’ sciupona. Ci pensa Dybala a raddrizzarla con una doppietta da urlo che tramortisce un Verona in partita per 70 minuti abbondanti. La Joya torna a far centro in campionato dopo un mese e mezzo di astinenza e risolve i problemi della Signora.
Al Bentegodi i Campioni d’Italia in carica si cullano sugli allori per più di un’ora. L’iniziale rete di Matuidi sembra mettere la questione in discesa, eppure la Juve non è padrona del gioco. Lo gestisce sì, ma soffre la vivacità dei veneti, sprecando tanto in fase di impostazione. Ne fa le spese Bentancur, sostituito da Bernardeschi nell’intervallo. Allegri passa dal 4-3-3 al 4-2-3-1, con l’ex viola a destra e Mandzukic a sinistra. L’obiettivo è quello di avvicinare alla porta Dybala, che nella prima frazione gira a largo dagli ultimi sedici metri. Permangono invece i problemi d’impostazione, tant’è che Caceres approfitta di un malinteso in mediana tra Matuidi e Khedira per rubar palla e siglare da oltre venti metri il momentaneo 1-1. Uno schiaffo in pieno volto per la Juve. Allegri resiste alla tentazione di inserire Douglas Costa per un evanescente, sin li, Dybala e vince la partita. Ringrazia U Picciriddu ma anche la corsa e il cross calibrato di Lichtsteiner, ben imbeccato da Khedira in occasione dell’azione che porta al 2-1. Di destro il primo gol e di destro anche il secondo. Ma se nel primo caso il 10 ringrazia Licht, nel secondo è lui e soltanto lui a prendersi il proscenio. Difesa gialloblù bassa, troppo bassa. Cinque metri di campo per Dybala bastano e avanzano. Come sanguinare davanti uno squalo. Quelli del ragazzo di Laguna Larga non sono dribbling, ma movimenti di danza che ipnotizzano la retroguardia di casa. Uno, due e…palla nel sacco. Ancora di destro e, stavolta, scivolando. Dybala è tornato. Non solo come goleador, ma anche come trascinatore di una squadra a tratti apparsa ”snob” al Bentegodi e non pronta a contrastare l’aggressività degli uomini di Pecchia. Da Verona riparte la favola della Joya. Inter, Roma e Lazio si staccano, a ruota del Napoli rimane solo la Signora.

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