Inter, finalmente torna il campo! Domani a San Siro c’è il Verona

Posted By on Mar 30, 2018 | 0 comments


Elia Faggion

Dopo due settimane di astinenza ritorna la nostra beneamata Serie A, che seco porta le sue protagoniste più attese, tipo l’Inter. Dov’eravamo rimasti? Mentre Icardi superava i cento l’Inter scalza la Lazio dalla quarta piazza, poi la Primavera di Vecchi regala un altro trionfo a Viareggio. Proscenio sul campo, quindi. E invece no: il monopolio della scena è assegnato per distacco a Suning, che in poche ore divorzia con Capello e perde pure coordinator Sabatini. “Tutto apposto”, scrive il ventiseienne presidente Zhang su Instagram, “nulla ci impedirà di andare avanti”. Se lo dice lui, noi torniamo al campo.

VERONA – domani l’avversario sarà l’Hellas penultimo in classifica. Sono previste circa sessantamila anime a San Siro, nonostante l’ospite non sia esattamente di pregiatissima risma e l’esodo per il weekend pasquale. A prescindere da ciò, la posta in palio è tremendamente importante per arrivare al delicatissimo derby infrasettimanale più limpidi e raggianti che mai. Una non vittoria domani invece, oscurerebbe gli animi nerazzurri come un cumulonembo pronto a sganciare fulmini e tempesta, in questo tardo inizio di primavera.

SITUAZIONE – sono tutti disponibili apparte Ranocchia, rientrante probabilmente la prossima domenica contro il Toro. Spalletti riparte dalle certezze: una difesa ritrovata e imbattuta da tre partite, evidentemente alleggerita dal lavoro svolto dal nuovo undici tipo (solamente cinque tiri subiti negli ultimi tre match), con Gagliardini-Brozovic cerniera mediale e Rafinha trequartista. L’iberico-brasileiro è in palese e costante crescita. Rappresenta la più rischiosa – ma redditizia – scommessa operata dal tecnico di Certaldo, che lo ha gettato nella mischia dal primo minuto sebbene avesse nel serbatoio sì e no un’ora di gioco.

Le pungenti dichiarazioni spallettiane post-Napoli sulla limitata qualità della propria rosa sembrano aver innescato un moto d’orgolio nella squadra. Se sarà la scossa determinante, lo scopriremo probabilmente già tra dieci giorni, quando i baùscia avranno affrontato Verona, Milan e Torino.

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