Inter, un Derby d’Italia che può valere l’Europa

Posted By on Apr 28, 2018 | 0 comments


Elia Faggion

La rincorsa interista alla Coppa dalle Grandi Orecchie arriva ad uno snodo cruciale: la sfida di stasera contro la Juventus. A quattro giornate dal termine, l’Inter si trova sotto di un punto rispetto al proprio target stagionale, il quarto posto ora detenuto simultaneamente dalle due capitoline. Le tre contendenti per le due poltrone europee di prima classe hanno fotocopiato un pari e due vittorie negli ultimi tre turni, dando la sensazione, chi più chi meno, di essere fresche e agguerrite per l’ultimo e decisivo mese di maggio. È una corsa frenetica, siamo al rettilineo finale, basta un appoggio erroneo del piede per perdere irrimediabilmente terreno, e l’Inter per compiere il prossimo passo deve battere la Juventus.

I bianconeri, maestri nel cannibalizzare campionati e sbaragliare in anticipo qualsiasi tipologia di concorrenza, quest’anno hanno trovato difficoltà a liberarsi del Napoli, che li insegue famelicamente ad un tiro di schioppo. Per questo la già vibrante atmosfera che ammanta l’edizione attuale di Inter-Juventus è particolarmente greve. In gioco ci sono molto più di tre punti. L’insuccesso è una lingua di vuoto tra gli obiettivi delle due squadre. E nessuna delle due vuole cadere nello strapiombo.

Spalletti giocherà con le sue certezze, rappresentate da quei gioiellini rispolverati che hanno acceso la luce per la rivoluzione primaverile. Non è un mistero che il rendimento della squadra sia diametralmente mutato dopo l’apporto sempre più consistente di Rafinha, il rientro sulla corsia destra dell’inesauribile Cancelo e la presa di coscienza di Brozovic, responsabilizzato a gestore della mediana nerazzurra. È stato omesso Icardi, perché il rosarino è da sempre una garanzia e la Juve lo sa bene: 7 gol in 11 gare contro la Vecchia Signora, l’ultimo pesantissimo, segnato nella gara di San Siro lo scorso anno, che sommato a quello di Perisic ribaltò il vantaggio iniziale di Lichtsteiner. Quella fu una bella vittoria, ma anche illusoria, perché la Juve riprese a correre e vinse il campionato, e l’Inter terminò settima in classifica. Oggi invece è diverso. Oggi il risultato, qualunque esso sarà, non potrà essere considerato una mera illusione.

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