Francesco Morasso
Tutti sotto esame, facce scure e concentrazione massima negli occhi dei giocatori del Milan in partenza per Bologna. Con il Benevento è stato toccato il fondo, ora si può solo risalire. Gennaro Gattuso in conferenza stampa è stato chiaro: non può accettare la situazione che si è creata e gli ultimi risultati non possono diventare la norma. Niente sorriso da ebete, ma faccione incazzoso. Niente frasi di circostanza, ma frasi chiare e con l’obiettivo di scuotere tutto l’ambiente. Dalla rosa alla dirigenza. Perché a Rino non ha fatto piacere neanche sentir parlare così tanto di altro. L’ambiente deve compattarsi, deve essere più “furbo”. Sul campo, invece, bisogna tornare alle basi: corsa, sacrificio e compattezza sono le parole chiave. Domani sarà il Bologna l’avversario. Una squadra in una posizione di classifica tranquilla, ma che vorrà comunque far bene. Inoltre, l’esperienza del Benevento praticamente già retrocesso insegna… Il Milan dovrà fare del proprio meglio.
È probabile che i rossoneri si presentino a questo appuntamento con quella che più si avvicina alla formazione tipo di questa stagione (fatta eccezione per Biglia)..con tra i pali Gianluigi Donnarumma, che vive un ottimo momento di forma e sembra aver ritrovato anche serenità. La linea a quattro vedrà Davide Calabria sulla destra, con al centro la coppia formata dal capitano Leonardo Bonucci e da Cristian Zapata. È ancora il colombiano il preferito per sostituire Alessio Romagnoli. A sinistra, ancora una volta, Ricardo Rodriguez.
A centrocampo i rossoneri dovranno fare a meno dell’infortunato Lucas Biglia e così, al fianco dell’instancabile Franck Kessie, ci sarà a sorpresa Manuel Locatelli, che sembra in vantaggio su Riccardo Montolivo. Completa il trio Giacomo Bonaventura, che non riposerà neanche stavolta.
In attacco, come sempre, i dubbi più grandi. La gara con i campani di sabato scorso ha dimostrato che il Milan non può fare a meno di Suso, che tornerà dunque dal primo minuto. Il ballottaggio per il ruolo di centravanti stavolta sembra lo stia vincendo Patrick Cutrone: dovrebbe essere lui il titolare. Gattuso ritrova anche Hakan Calhanoglu, dopo un fastidio al ginocchio. Il turco dovrebbe partire dall’inizio, anche se c’è ancora qualche dubbio.
Nelle fila del Bologna, si registra il recupero di Erick Pulgar, che ha ripreso ad allenarsi con il gruppo dopo una decina di giorni di stop per un problema muscolare, anche se, al momento, appare favorito Lorenzo Crisetig per un posto da titolare. Ancora out, invece, Mattia Destro, ex di turno, fermo per una contusione al ginocchio sinistro. Donadoni, rispetto alla difesa a tre vista nelle ultime giornate, dovrebbe tornare ad un più consueto 4-3-3 contro i rossoneri, con la conferma di Simone Verdi, Rodrigo Palacio e Federico Di Francesco nel tridente offensivo.
Una giornata di campionato questa che arriva dopo una settimana davvero turbolenta in Casa Milan con spifferi e pettegolezzi che hanno minato profondamente la figura del responsabile area tecnica Massimiliano Mirabelli, tanto esaltato in estate dopo la raffica di colpi messi a segno, quanto massacrato in diverse fasi della complicata annata rossonera. Adesso sembra che la proprietà, secondo quanto rivelato dalla rosea, abbia boicottato un colpo quasi messo a segno dal ds milanista. Mirabelli infatti era ad un passo dalla firma di Bernard, esterno dello Shakhtar che potrebbe già firmare a parametro zero, data la scadenza del suo contratto con gli ucraini nel mese di giugno. Bernard però non approderà in rossonero, a causa del freno posto dalla proprietà. Sembra infatti che Elliott abbia chiesto la “testa” di Mirabelli.
Altro fulmine a ciel sereno le dichiarazioni di ieri dell’ex patron Silvio Berlusconi, che paventava un possibile riacquisto del Milan, la cui cessione, secondo l’ex Premier, avrebbe causato la perdita di molti voti in campagna elettorale.
Insomma non c’è pace per il Diavolo…che almeno non finisca la sua stagione all’inferno.