Alessandro Nardi
La stagione del Toro sta volgendo al termine e, dopo un breve periodo dove i granata sembravano aver trovato un certo equilibrio ed una certa continuità riaccendendo qualche speranza per l’Europa League, si sono poi imbattuti in due pareggi ed una sconfitta che hanno tolto ogni tipo di prospettiva per questa stagione. Allora in questi casi bisogna puntare a caricare i propri giocatori dal punto di vista dell’orgoglio, e Mazzarri prova a pungolarli dicendo che il toro deve approfittare di queste partita per lavorare bene su sé stesso, suoi propri errori, sulle proprie debolezze. Debolezze che sono costate carissime ai piemontesi in questa stagione: troppo discontinui per accedere a quella zona Europa League che per valori assoluti di rosa poteva raggiungere, ma che per problemi di testa non c’è riuscito. Domani oltre ad affrontare un’avversaria forte e motivata come la Lazio mancherà Iago Falque, che fino ad oggi è stato il migliore dei granata, ma in realtà uno dei motivi d’interesse è lo scontro tra due grandi attaccanti come Belotti ed Immobile. Il primo è reduce da una stagione veramente sfortunata, ricca d’infortuni e di malasorte, il secondo invece sta vivendo il suo momento d’oro, la miglior stagione della sua carriera. Sarebbero (saranno, magari in Nazionale) perfetti insieme: pur essendo due centravanti, Immobile fa molto movimento e sarebbe capace di girare attorno al “Gallo” ed infilarsi negli spazi che col suo fisico gli garantirebbe. Belotti stesso trarrebbe vantaggio dai movimenti di Immobile ed anche da i suoi assist. Forse si pesterebbero un po’ i piedi ma sarebbero certamente un attacco esplosivo. Attacco che a Torino si sono goduti nella stagione 2015/2016, dove un giovanissimo Belotti ha messo a segno 12 gol, mentre Immobile (cavallo di ritorno da Siviglia) ha fatto solo 5 reti. Ma domani questo in campo conterà meno, domani ci sarà la voglia di Immobile di regalare la Champions alla Lazio e la fame di Belotti per raddrizzare la sua stagione.