Benevento, l’onore delle armi

Posted By on Apr 30, 2018 | 0 comments


Francesco Falzarano

Un altro punto, un’altra prova d’orgoglio della squadra di Roberto De Zerbi. Abissale differenza di motivazioni rispetto all’Udinese, ma il Benevento tiene botta, tiene campo e ribatte colpo su colpo portando a casa alla fine un pirotecnico 3-3 nonostante l’inferiorità numerica. Insomma aumentano i rimpianti per una stagione gestita male nei momenti cruciali e che ha portato ad una retrocessione assolutamente evitabile vista la pochezza di questo campionato e la mancanza di organizzazione e superficialità di molte società. Tanti rimpianti, ma nessun pianto. Il Benevento e soprattutto Benevento è presente sugli spalti, in gran numero e soprattutto a gran voce. Un unicum ormai per questo calcio quello che accade ogni volta a fine partita e che provocherebbe brividi a chiunque. Intanto mancano tre gare, e il futuro all’orizzonte è un po’ più vicino. L’ago della bilancia ? Il timoniere. Roberto De Zerbi ha fatto capire, a volte più a volte meno, velatamente che poche sono le possibilità di rimanere nel Sannio, ci sono, ma sono poche. Quindi si ripartirà dalla scelta in panchina e dalla conferma di calciatori importanti. Tra gli altri Pietro Iemmello, sempre più presente in campo e davanti al microfono, bistrattato e non amato, ma con un contratto pluriennale e sostanzioso. Lui dovrà assolutamente essere uno dei protagonisti della riscossa e non solo per Benevento, ma anche per se stesso. Domenica si va a Ferrara, sarebbe potuta essere sfida salvezza, ma nulla. Comunque i giallorossi non regaleranno niente.

Submit a Comment