Allegri-Juventus, fine della storia: questione di bel gioco…

Posted By on Mag 2, 2018 | 0 comments


Giandomenico Tiseo

Il campionato di calcio di Serie A è agli sgoccioli ed a tre giornate dal termine la Juventus di Massimiliano Allegri può vantare un vantaggio di quattro lunghezze sul Napoli di Maurizio Sarri. La sofferta vittoria nel Derby d’Italia contro l’Inter (2-3), a San Siro, ha consentito ai bianconeri di aumentare il proprio margine, approfittando della sconfitta dei partenopei a Firenze. Vecchia Signora, dunque, sempre più vicina al settimo titolo tricolore consecutivo.

Tutto tranquillo e sereno? La risposta è negativa. L’annata che sta per chiudersi è stata problematica, pur essendo vicino il trionfo in campionato e ci sia una finale di Coppa Italia da conquistare.  A Torino si respira un’aria tesa. Colpa delle polemiche sugli arbitri? Non solo. Il vero nodo riguarda la proposta di gioco dei campioni d’Italia. Sul banco degli imputati c’è Allegri. Da ormai diverso tempo ma, più ancora quest’anno, le contrarietà sulla poca coralità della manovra sono diverse. Chiacchiere di tifosi ma anche argomentazioni di alcuni addetti ai lavori, vicine all’ambiente juventino, poco gradite dall’allenatore livornese, prossimo al quarto Scudetto consecutivo e capace di guidare la propria squadra in finale di Champions League, in due circostanze.

Dunque perché l’ipotesi dell’interruzione del rapporto? Probabilmente la volontà di allenare in una realtà diversa, lontana dai dissapori classici della nostra Serie A, così eccessivamente polemica. Alla Juventus, anche per l’età avanzata di alcuni interpreti, c’è bisogno di un cambiamento ed il tecnico potrebbe farsi da parte perché desideroso di provare una nuova esperienza. La panchina dell’Arsenal? Potrebbe essere un’idea. L’addio annunciato di Arsene Wenger prefigurerebbe questo scenario.

E poi l’attuale mister bianconero sembra anche un po’ saturo delle continue sottolineature sul “non gioco”. La risposta data a Daniele Adani, opinionista Sky, nel post gara di Inter-Juventus evidenzia proprio questa difficoltà ad accettare osservazioni, circa il concetto di eccessiva passività, sul conto della propria compagine. Allegri gradisce poco, non lo nasconde e allora… Il suo contratto scade nel 2020 ed a più riprese il direttore generale del club Beppe Marotta ha sottolineato la volontà di continuare con lui. A questo punto, però, è da verificare se questo sia condiviso dal mister toscano. Le sirene inglesi potrebbero tentarlo e la Juve sarebbe costretta a trovare un’alternativa all’altezza della situazione, allo stesso modo di quando Antonio Conte decise di andar via quattro stagioni fa. Le domande che sorgono spontanee sono le seguenti: è possibile giocare diversamente con questa squadra? Chi al posto di Allegri?

Submit a Comment