(di Gianluca Guarnieri) L’impresa non riesce, ma la Roma esce a testa altissima. La squadra di Di Francesco sconfigge il Liverpool per 4-2 ma non riesce a strappare il biglietto per la finale di Champions contro il Real Madrid. Sul risultato finale della gara, pesa però l’arbitraggio di Skomina, che ignora due rigori netti per la squadra di Di Francesco facendo pendere la bilancia per la squadra di Klopp, messa in difficoltà spesso e volentieri dalle giocate della squadra capitolina. Di Francesco ripropone il 4-3-3 con Schick e El Shaarawy in appoggio a Dzeko, mentre gli inglesi sostituiscono l’infortunato Oxlade-Chamberlain con Vijnaldum. La Roma parte forte e El Shaarawy cerca di imbeccare Dzeko in area, anticipato di un soffio dalla difesa degli inglesi. Al 9′ però le cose si complicano: Nainggolan sbaglia un appoggio all’indietro, contropiede dei “Reds” con Firmino che serve Mané che non sbaglia e batte in uscita Alisson. Un colpo pesantissimo che paradossalmente non fa crollare i giallorossi che hanno il merito di restare concentrati e trovano il pari al 15′: azione di El Shaarawy, uno dei migliori, cross al centro ribattuto da Lovren, palla che colpisce il viso di Milner e va ad insaccarsi alle spalle di Karius. 1-1 e risultato rimesso in bilico. Al 25′ il primo degli episodi dubbi: sugli sviluppi di un corner Dzeko colpisce male la palla di testa, grazie anche ad una spinta e Vijnaldum ha la chance per il 2-1 di testa, che l’olandese non spreca, anticipando Alisson. Sembra il Ko definitivo, ma la Roma non molla. El Shaarawy è scatenato e grazie alla catena di sinistra con Kolarov, asfalta letteralmente Alexander-Arnold. Il “faraone” si accentra e con una gran botta di destro, deviata dal solito Milner centra il palo alla destra di Karius. Ripresa e il tema della partita non cambia: Roma che non esce dalla partita e attacca, mentre il Liverpool punta sempre sul contropiede per le “frecce” Salah, Firmino e Mané. Dzeko parte come un jet e subisce un netto fallo da rigore da Karius, vanificato da Skomina per un fuorigioco a dir poco dubbio. Passano pochi istanti e ancora El Shaarawy sfugge alla lenta difesa dei “reds” e scarica a rete, Karius ribatte e Dzeko e bravo a controllare e sparare in rete il 2-2. Una rete che fornisce ancora propellente ai ragazzi di Di Francesco. Infatti sono i giallorossi che sfiorano il goal prima con Dzeko, fermato da una grande deviazione di Karius e poi da un netto fallo di mano di Alexander-Arnold sul tiro a botta sicura di El Shaarawy. Una “stoppata” degna di Michael Jordan o LeBron James ignorata ancora una volta dal mediocre arbitro Skomina. Nonostante ciò la Roma continua a combattere e trova il 3-2 con una granbotta di Nainggolan che fa secco Karius. Il 4-2 giunge addirittura al 93′: fallo di mano di Klavan su Under: Nainggolan calcia alla Di Bartolomei e quasi abbatte la rete per il 4-2 finale. La finale di Kiev sfuma, ma il team romanista riceve l’applauso scrosciante di tutto il suo stadio. Una semifinale che nessuno ad inizio stagione avrebbe minimamente pensato. Il primo passo per un futuro probabilmente roseo.