Giovanni Rosati
Ritiro: Ancora una volta pioniera del calcio italiano, la Juventus aveva intuito già lo scorso anno quanto trascorrere il periodo di ritiro pre-stagionale nelle strutture utilizzate durante l’intera stagione potesse rivelarsi una mossa intelligente per via della presenza di macchinari, ambienti e supporti tecnici all’avanguardia e già noti ad allenatore e giocatori. In sostituzione del consueto viaggio in montagna, poi, si poteva pensare di volare oltreoceano per una tournée fidelizzante ricca di amichevoli di lusso. Quest’anno, colti tali benefici, hanno seguito il suo esempio anche Roma, Milan e Udinese (che ha preferito l’Austria agli USA), mentre l’Inter ha solcato la via dell’integralismo: niente tournée, niente jet-lag, solo Pinetina.
I nerazzurri si sono ritrovati il 9 luglio al Centro Sportivo Suning di Appiano Gentile per due settimane di lavoro sotto il segno delle doppie sessioni e della riservatezza. Spalletti ha chiesto subito ai suoi ragazzi ritmi intensi, ha utilizzato molto il pallone per esercitazioni tattiche, calcio-tennis e partitelle, ma per i nerazzurri c’è stato allo stesso tempo tanto lavoro atletico in campo e anaerobico in palestra, poi anche piscina e sala video. Il 22 luglio è finito il ritiro della “clausura”: per l’esordio nella Serie A 2018-19 ora mancano solo 17 giorni.
Amichevoli: Dopo soli 5 giorni dall’adunata, i ragazzi di Spalletti hanno subito testato le proprie alchimie vincendo per 3-0 contro il Lugano padrone di casa. Con Icardi in panca per 90’, il ‘nove’ lo hanno fatto con ottimi risultati il neo-acquisto Lautaro Martinez nel primo tempo (primo gol in nerazzurro) e Karamoh nella ripresa (doppietta). Il 18 luglio è arrivato il primo stop, con il 2-0 subito dagli svizzeri del Sion a cui si è aggiunta l’uscita dal campo per colpa di una distrazione muscolare alla coscia sinistra di Nainggolan.
Da quel momento in poi, l’Inter ha collezionato tre pareggi consecutivi. Il primo per 3-3 contro lo Zenit San Pietroburgo, con le reti di Candreva (provato proficuamente sulla sinistra), Icardi su rigore e il pari definitivo siglato ancora da Lautaro e con l’esperimento tattico di Spalletti che ha riportato Asamoah nella posizione di interno di centrocampo. Il secondo è stato un 1-1 con lo Sheffield, con la rete di Icardi oscurata dal magnifico hockey-pass di un Lautaro ancora una volta convincente. Il terzo in International Champions Cup per 1-1 contro il Chelsea di Sarri, che ha alla fine vinto 6-5 ai calci di rigore. Impreciso (come non avesse perso il vizio dopo il Mondiale) sul gol di Gagliardini, Caballero ha invece neutralizzato il destro di Skriniar durante la lotteria dei rigori e la seguente trasformazione di Azpilcueta ha dato la vittoria ai Blues.
Dopodomani gli uomini di Spalletti se la vedranno ancora in ICC contro il Lione nel palcoscenico di Lecce, mentre l’ultima uscita pre-stagionale sarà a Madrid contro i padroni di casa dell’Atletico.
Mercato: Definire positivo il mercato estivo dell’Inter è un eufemismo. Il ds Ausilio è riuscito a muoversi all’interno delle limitazioni del Financial Fair Play e a puntare grandi nomi in entrata grazie ad alcune manovre magistrali in uscita. Sono partiti giovani semi-sconosciuti come Zaniolo, Bettella, Radu, Valietti, Odgaard, Esposito, Zé Turbo e Carraro più Santon, Eder, Manaj e Longo, giocatori certamente ininfluenti per l’area tecnica del Biscione, e con una serie di plusvalenze si è riusciti a portare alla Pinetina calciatori come Nainggolan, Politano e Vrsaljko, dopo aver chiuso con largo anticipo i trasferimenti a costo zero di De Vrij e Asamoah e quello oneroso di Lautaro Martinez.
In questo momento la rosa è ampia (ci sono due giocatori validi per ogni ruolo), ma i movimenti di mercato non sembrano esser finiti. Da giorni si parla infatti di un accordo con Vidal per il centrocampo che sarebbe però stato lasciato in sospeso nel momento in cui i nerazzurri avrebbero incominciato a valutare la possibilità di un approdo inimmaginabile come quello di Modric, attirato dalla colonia croata già presente in nerazzurro. Anche Cristiano Ronaldo alla Juve poteva sembrare solo fantascienza, o forse semplicemente da campagna acquisti in un “videogioco”, e due sorprese così in una sola sessione di mercato sarebbero state forse un po’ troppo. Ecco che allora il presidente blanco Florentino Perez ha scartato la possibilità di una cessione del croato se non tramite la clausola rescissoria da 750 milioni e allo stesso tempo il Barcellona si è inserito vigorosamente nella trattativa per Vidal, passando in testa. Il rischio è che, fattasi prendere dall’ingordigia, ora l’Inter possa chiudere quest’ottima sessione di mercato senza gustare alcun dessert.