Pensieri d’Agosto #1: il mercato come il tempio

Posted By on Ago 5, 2018 | 0 comments


di Michele Plastino

 

Il calcio mercato è entrato di diritto in un contesto temporale dove è facile l’accesso alle notizie di ogni tipo,proprio in assenza dei campionati. Quindi libero spazio alla fantasia e c’è da aggiungere che ormai,visto che funziona,le finestre vengono riaperte molto spesso durante l’anno. E fanno bene Bonan e soci a rimarcare televisivamente la loro originalità da quando l’etere è stato inondato da cose simili. Ma per quello che riguardo la attendibilità delle news allora bisogna fare un attento esame. Al di là di un paio di colleghi che hanno indubbiamente stretti rapporti con i procuratori (e, anche qui citazione per Di Marzio per averci creduto per primo),il resto è spesso pura invenzione dettata dalla fantasia e a volte strategia. Il mezzo più corretto per scovare notizie,rimane la deduzione che, se illuminata, può far arrivare prima degli altri. Solo con ragionamenti incrociati si può tentare la anticipazione giornalistica e non l’invenzione tesa spesso a favorire nomi e ipotesi per interessi commerciali laddove ci vorrebbe qualcuno che scacciasse i mercanti dal tempio. Un umile consiglio: seguite le piste di quei potenti procuratori che non sono solo agenti di calciatori, ma che hanno il controllo delle squadre e rapporti con altri presidenti che hanno capito che con il calcio si fanno i soldi, soprattutto col mercato. È da studiare il meccanismo delle commissioni e dei ritorni personali al di là degli interessi della società, bisognerebbe studiare qualche caso del passato e analizzarlo in tutte le sfaccettature. Ho intuito senza prove, che ciò che Moggi aveva creato con il controllo degli allora direttori sportivi tutti legati tra loro e con lui fosse robetta in confronto al giro faraonico di affari dei nostri giorni. Se aggiungete l’avvento  di Cr7, che ha fatto da apripista e l’ agevolazione fiscale regolare, potete immaginare come l’Italia calcistica sarà terrà di grande business..e se prima era con qualche presidente furbo e predisposto, ora tutto avrà proporzioni enormi. Ci auguriamo che il border line non vada oltre i confini della legalità anche se laddove si muove una incredibile mole di denaro, diventa difficile stare nei binari. E i presidenti gentiluomini sono finiti con Moratti e company. Ora affaristi di ogni nazionalità sono alla reale guida e studiate i meccanismi di antiche e nuove amicizie per capire dove finiranno i grandi  giocatori. Sono in attesa per Modric e Milinkovic e occhio sempre ai…portoghesi. Un giorno sarò meno ermetico. Buon mercato e attenti alla spy story. Basta pensare al Milan passato dalla morte sportiva a re del momento. Ken Follet si divertirebbe tantissimo con la storia dei fondi, o a Keita e il triangolo col Monaco e lo sporting Braga appena lo scorso anno. E Mendes che compare sempre oscurando, ormai, Raiola. O De Laurentiis che insegue Lotito nel comprare le squadre fallite, o l’Inter che aveva problemi con il fair play ,ma poi con i prestiti fa uno squadrone.  Tutto difficile da comprendere ma facile da capire.

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