Shaktar, adesso è dura

Posted By on Ott 24, 2018 | 0 comments


Giacomo Spadoni  Notte fonda a Kharkiv. Uno 0-3 secco che non ammette repliche e che relega lo Shakhtar all’ultimo posto del girone. Troppo forte il City, troppo bravi i ragazzi di Guardiola. Gli ucraini non sono riusciti ad entrare in partita, spazzati via dalla furia dei citizens e dalle giocate dei campioni in maglia celeste. Prima una giocata nello stretto finalizzata da David Silva, poi un colpo di testa di Laporte e infine un gol dell’altro Silva, Bernardo, hanno sancito l’esito di questa gara, annichilendo il morale e la classifica dei ragazzi di Fonseca.

L’obiettivo qualificazione ora si compromette e non poco, con il primo posto lontano 4 punti e, presumibilmente -salvo clamorose sorprese- in mano al City. Rimane speranza solo per il secondo posto, da strappare al Lione: l’inseguimento dei francesi, però, andrà condiviso con l’Hoffenheim, anch’esso a 2 punti, e non sará cosa facile. Se infatti possiamo considerare lo Shakhtar ancora in corsa, è proprio merito dei tedeschi, che sono riusciti a rimontare la partita con il Lione conquistando un punto nel recupero e, allo stesso tempo, impedendo che i francesi volassero, con 7 punti, al primo posto.

Questo testimonia l’assoluto equilibrio tra le tre squadre minori del girone F, tutte potenzialmente in corsa per un posto agli ottavi, ma è altresí il segnale dell’elevata difficoltá della competizione, che rischia di schiacciare lo Shakhtar e relegarlo in Europa League o addirittura al quarto posto. Con il prossimo turno -trasferta a Manchester- a dir poco proibitivo per gli ucraini, la speranza dei ragazzi di Fonseca risiede in un altro pareggio tra Lione ed Hoffenheim: in questo modo rimarrebbero da giocare i due scontri diretti contro Hoffenheim e Lione con tutto ancora da decidere, e sará li che lo Shakhtar dovrá giocare tutte le sue carte.

Una cosa è certa, l’atteggiamento dovrà necessariamente essere diverso, perché finora sono 2 pareggi e una sconfitta in 3 partite: se lo Shakhtar ha davvero velleitá di qualificazione, dovrá ritrovare quella piacevole abitudine che è la vittoria.

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