Milan, inferno e riscatto

Posted By on Ott 29, 2018 | 0 comments


Francesco Morasso

Dopo la settimana disastrosa che ha fatto seguito al derby, vincere ieri sera era semplicemente essenziale, per non gettare alle ortiche l’ennesima stagione fin dal mese di ottobre.

E con tanta sofferenza, tanto cuore e tanta grinta i 3 punti fondamentali per il prosieguo del campionato rossonero alla fine sono arrivati, tutto sommato anche meritatamente.

Costretto dagli infortuni e dagli acciacchi di Bonaventura e Calhanoglu, Gattuso schiera per la prima volta in stagione dall’inizio le due punte in un sempreverde 4-4-2, e le risposte che riceve appaiono nel complesso confortanti: Suso e Laxalt larghi sulle fasce interpretano il ruolo in maniera diligente secondo le proprie attitudini, con lo spagnolo più portato ad accentrarsi per arrivare al tiro sul piede forte e l’uruguagio più incline a percorrere la fascia alla ricerca del cross, le due punte riempiono finalmente l’area cercandosi e trovandosi, con il Pipita un pochino più arretrato a fungere quasi da regista avanzato e Cutrone più vicino alla porta, i frequenti chirurgici cambi di gioco da una parte all’altra di Rodriguez sembrano fare molto male al centrocampo a tre della Samp, che smarrisce tempi e misure.

Purtroppo tutte queste incoraggianti premesse vengono vanificate dalle frequenti amnesie difensive di una delle retroguardie più scarse che la storia del Milan ricordi, ed i blucerchiati ribaltano la partita in un attimo.

Mentre piomba il gelo su San Siro e viene spontaneo pensare ad un naufragio imminente, Higuain decide di caricarsi la squadra sulle spalle nel momento più difficile, e da vero fuoriclasse qual è rimette il match in equilibrio dopo un bellissimo scambio con Cutrone.

La ripresa è meno spettacolare, molto combattuta e giocata tutta sul filo dei nervi, ma alla fine lo splendido gol di Suso consente alla squadra di portare a casa l’intera posta e di guardare con un altro spirito ai prossimi impegni, sei punti con Genoa ed Udinese e la stagione sarebbe rimessa sul giusto binario.

Finalmente la tanto attesa risposta della squadra c’è stata,era la cosa più importante insieme al risultato. Il Milan è apparso nuovamente cattivo a livello mentale e reattivo sotto quello fisico. Segno evidente che quanto visto contro il Betis era un riflesso condizionato dalla batosta del derby. Quando su San Siro è calato il gelo dopo il gol di Quagliarella, la fiamma dei giocatori non si è spenta, ma ha continuato ad ardere con il pareggio di Higuain che ha riscaldato anche il resto dello stadio. Ma è stata anche la tenuta nei momenti finali, dove le forze iniziavano a scarseggiare, che deve far ben sperare per il futuro. È mancato il colpo per chiudere definitivamente la partita che si è spento sul palo di Laxalt. Ma dell’atteggiamento di tutti, subentrati compresi, si può essere soddisfatti.

Il 4-4-2 ha dato le sue risposte. Le note liete sono molteplici e riguardano sia il compartimento squadra sia i singoli, così come però ci sono degli aspetti che, sicuramente, saranno da registrare (in primis la difesa).

Col coraggio della disperazione e spinto dalle circostanze Gattuso mischia finalmente le carte sull’orlo del baratro e finisce per ricevere risposte confortanti dalla squadra, indiscutibilmente schierata al suo fianco, prossimo step trovare la forza di rischiare qualche cambio prima del fatidico 75esimo, e possibilmente azzeccarlo.

In linea con la serie di eventi sfortunati che hanno flagellato Milanello nelle ultime stagioni anche nella giornata di ieri non ci si è fatti mancare la consueta brutta notizia. Peccato per Mattia Caldara. Il suo calvario sembra non conoscere fine. Dopo aver smaltito il problema al pube, ecco che a tradirlo è il polpaccio. Sembrava esser arrivato il suo momento, invece ha dovuto rifare il check-in per l’infermeria. Oggi si sottoporrà agli esami strumentali, ma le parole di Gattuso di ieri fanno paura e le conferme arrivate in serata sfiorano il dramma: almeno due mesi di stop. Una tegola pesantissima per un ragazzo che non meritava tutta questa sfortuna. Chi è prossimo al ritorno è Andrea Conti. Venerdì sarà in campo con la Primavera e poi ricomincerà la sua scalata alla maglia da titolare.

 

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