Inter, Lazio domata grazie a Icardi, Brozovic e all’ex dimenticato

Posted By on Ott 30, 2018 | 0 comments


Giovanni Rosati

Sesta vittoria consecutiva in campionato e Napoli raggiunto al secondo posto, a -6 dalla Juventus capolista. Magari pensandoci ad agosto questo sarebbe potuto essere uno scenario verosimile, eppure dopo una partenza zoppicante quella compiuta dai nerazzurri sa proprio di impresa. E per proseguire questa impresa, neanche i tifosi più ottimisti avrebbero ipotizzato di poter uscire dallo stadio Olimpico vincenti per ben tre reti a zero. La sconfitta di Barcellona non cambia quanto fatto finora: l’Inter non è la squadra vista contro Sassuolo e Parma, e ormai l’ha ampiamente dimostrato.

Gli ex più attesi – Ha stupito tutti la mossa di Spalletti, che dal primo minuto ha inserito un giocatore che sembrava fuori progetto come Joao Mario escludendo invece l’ex più atteso della partita, De Vrij, per tutelarlo e non darlo in pasto all’ululante pubblico di fede biancoceleste. Così con l’olandese, Candreva e Keita in panchina – sul finale il senegalese subentrerà – una partita che si preannunciava ricca di ex se ne è ritrovata priva. O quasi.

L’ex dimenticato – In realtà infatti in campo un giocatore nerazzurro passato tra le fila della Lazio c’era, solo che in pochi si ricordano la sua breve parentesi capitolina. Nel gennaio del 2006, i biancocelesti effettuano uno scambio di prestiti con il Treviso: in Veneto va Sereni, nella capitale arriva invece un giovane Handanovic come terzo portiere alle spalle di Peruzzi e Ballotta. Per lui arriva una mezza stagione di panchina, poi all’ultima giornata gioca titolare contro il Parma: la Lazio vince 1-0 con gol di Rocchi e lo sloveno mantiene la propria porta inviolata. Abbastanza per il suo riscatto? No. Rientra all’Udinese – sempre stata proprietaria del suo cartellino –, poi va a Rimini e infine all’Inter, con la cui maglia ha ieri sfoderato una prestazione maiuscola negando in più occasioni la rete proprio al club di Lotito che, a distanza di 12 anni, si starà mangiando le mani per non aver acconsentito al suo riscatto per una cifra che al tempo era assolutamente irrisoria rispetto a quanto poi dimostrato dal giocatore.

I protagonisti – Icardi-Brozovic-Icardi. L’argentino vince la sfida a distanza con il co-capocannoniere della scorsa stagione realizzando il gol che sblocca la gara e poi quello che la chiude definitivamente. Con la doppietta di ieri il capitano nerazzurro giunge a quota cinque reti nelle ultime tre gare disputate all’Olimpico (una contro la Roma e due contro la Lazio) e si porta sul gradino più basso del podio della classifica marcatori, alle spalle di Cristiano Ronaldo e del capolista Piatek. Dal canto proprio, Brozovic trova invece un’altra prestazione convincente oltre che la rete del raddoppio, dimostrando ancora una volta la propria centralità nel gioco nerazzurro: se lui gira, lo fa anche la squadra. Da evidenziare anche l’ormai celebre “mossa del coccodrillo”, brevettata al Camp Nou e riproposta ieri su un calcio da fermo di Cataldi. In effetti questa è l’Inter: pazza nel DNA.

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