Rodolfo Arcudi
A Roma il Grifone perde una grandissima occasione, di fronte ad una squadra tatticamente e tecnicamente in grande difficoltà per tutto il primo tempo crea occasioni da gol continue senza soffrire eccessivamente, va due volte in gol ma si fa per due volte raggiungere, colpevole in special modo il secondo gol preso in contropiede al’ultimo respiro del primo tempo.
Il Genoa passa in vantaggio al 17’ con Piatek, di nuovo al comando della classifica cannonieri con 12 gol, il quale approfitta di un errore di Olsen su tiro di Hiljemark per ribadire in rete, ma già numerose volte i rossoblù avevano sorpreso in velocità la difesa avversaria con Lazovic e Kouame; il pareggio della Roma di Fazio arriva episodico su calcio piazzato al 31’, però bastano due minuti per ristabilire il meritato vantaggio quando Hiljemark sul secondo palo mette in porta su calcio d’angolo, questo sembra un colpo decisivo contro un avversario in grande difficoltà che però trova ancora il pareggio per una leggerezza che costa il contropiede di Kluivert al 45’.
Infatti nel secondo tempo la partita offre meno spazi contro un avversario rinfrancato dal pareggio anche se, dopo una grande occasione sprecata da Under, il Genoa riesce a segnare al 49’ su un altro errore di Olsen ma sfortunatamente il VAR pesca un fuorigioco millimetrico di Piatek, dieci minuti dopo al 59’ Cristante approfitta degli spazi lasciati dalla difesa ligure per il definitivo sorpasso romanista; nel restante tempo Prandelli ridisegna la squadra con un 4-3-1-2 con Pandev dietro le punte, la partita è sempre aperta e non mancano le occasioni su entrambi i fronti fino all’episodio del 94’ quando al macedone, spinto da Florenzi, viene negato un netto rigore.
Una sconfitta che lascia tanto amaro in bocca al Genoa che non approfitta delle occasioni nel primo tempo per ipotecare la vittoria, rimette in gioco gli avversari con delle distrazioni difensive e subisce l’intervento/non intervento del VAR sempre a proprio sfavore; Prandelli avrà molto da lavorare dopo un punto in due partite che, aldilà delle decisioni arbitrali sfavorevoli, hanno mostrato una formazione ancora bisognosa di trovare una robustezza difensiva che consenta di non disperdere quanto di buono produce in avanti.