Juve, ci pensa sempre Mario

Posted By on Dic 23, 2018 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Ci pensa Mario. Mandzukic decide ancora una volta un big match, dopo la doppietta al Napoli, le reti alle milanesi e alla Lazio arriva la zampata decisiva con la Roma. I bianconeri dominano per lunghi tratti la gara, ma la mancanza di concretezza, in particolare di Ronaldo, e la grande serata di Olsen non permette alla Signora di chiudere in anticipo la questione.
Allegri si presenta con il più classico dei 4-3-3 con Dybala a fare da raccordo tra centrocampo ed attacco. Stesso modulo per Di Francesco che inserisce un giocatore a ”tutta fascia” come Florenzi nei tre d’attacco. Il nazionale italiano giocherà 45 minuti più basso del previsto, causa spinta costante dei bianconeri.
Il merito della Signora è quello di avanzare il proprio baricentro e non concedere ripartenze ad un avversario che si affida all’evanescente Schick per guadagnare metri. Il pressing alto permette ai bianconeri di recuperare palloni a ridosso dell’area avversaria, come in occasione del recupero ad opera di Bentancur e De Sciglio su Zaniolo, che porta alla rete della vittoria. La fame della Juve e la superiorità mentale degli uomini di Allegri fa il resto. Il dato degli xg fotografa la netta superiorità della capolista in fatto di occasioni create (2.11 contro 0.24), eppure serve la solita testata di Mario Mandzukic per avere la meglio sui giallorossi. I numeri di Marione sono lì a testimoniare che questa è una stagione magica per il croato: 8 gol in campionato, 1 in Europa, più 3 assist. L’arrivo di Cristiano ha regalato maggior spazio a centro aerea a Mandzukic. Le caratteristiche del portoghese e del croato sembrano sposarsi perfettamente. La posizione defilata di Ronaldo permette al vicecampione del mondo di essere punto di riferimento non solo come finalizzatore, ma anche come boa. Aggiungete alla sua grande incisività in zona gol l’immancabile apporto difensivo e Mario Mandzukic è a tutti gli effetti l’uomo copertina in casa Juve. Quando i torinesi si trovano in vantaggio Allegri trasforma l’ex Atletico in esterno di centrocampo, lasciando Ronaldo davanti come uomo da ripartenza. La capacità di leggere le linee di passaggio e la fisicità che mette in ogni contrasto fanno del numero 17 un giocatore a tutto campo e fondamentale in tutte e due le fasi. Il popolo bianconero può dormire sonni tranquilli, anche in giornate storte, come a Berna o con la Roma, per Ronaldo. Ci pensa Mario.

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