Rodolfo Arcudi
Il Genoa porta a casa i tre punti ed è un evento che non capitava dalla settima giornata, dieci incontri e due allenatori fa, il successo è importantissimo per Prandelli nella necessità di ridare ottimismo e morale ad un gruppo che nelle ultime giornate si era dimostrato fragile e spesso vittima di rimonte, episodi sfortunati ed errori arbitrali.
Contro l’Atalanta invece anche gli episodi negativi alla fine si sono rivolti in positivo per la squadra rossoblù, che già dall’inizio ha rischiato di rimanere in dieci, come contro la Spal all’esordio del nuovo tecnico, dopo il brutto fallo di Romero su De Roon costretto a lasciare il campo, poi al 34′ il rigore da VAR per fallo di mano dello stesso Romero è stato parato da un bravissimo Radu, infine un lunghissimo recupero causa doppio VAR pro Atalanta apertosi con il palo di Gomez ha un epilogo felice per i liguri che trovano il gol del capocannoniere Piatek su colpo di testa deviato in rete da Toloi.
Ad inizio ripresa Prandelli ha sostituito Veloso con Rolon, cercando di rinforzare con un altro mediano incontrista la squadra, a questo punto senza centrale all’opposto dell’esperimento del doppio centrale tentato con la Spal, ma l’Atalanta dopo meno di dieci minuti ottiene un altro rigore per fallo di Criscito e stavolta Zapata firma il pareggio; potrebbe essere l’inizio dell’ennesima rimonta subita dal Genoa, ma non stavolta perchè l’equilibrio viene rotto da Lazovic che controlla in area un cross di Romulo e la mette in rete di destro.
Dopo il vantaggio Prandelli rinforza ancora il centrocampo con Sandro per Kouame così l’Atalanta sembra non trovare la strada per farsi pericolosa fino a rimanere anche in dieci per il secondo giallo a Palomino, partita che va a concludersi con il secondo sigillo di Piatek all’88’ che piazza all’incrocio la palla del 3-1 mentre anche Toloi si fa espellere nel recupero con i bergamaschi che terminano sconfitti ed in nove.
Dunque tre punti necessari per la classifica che permettono al Grifone di allontanarsi da quella zona bassa che lo stava risucchiando, tre punti fondamentali, presi contro una delle squadre migliori del campionato, per lavorare con serenità e convinzione agli ordini del nuovo tecnico che innanzitutto vuole donare convinzione ed equilibrio ad un gruppo che ritiene abbia potenzialità importanti.