Pasquale Pollio
Un Cagliari imbarazzante si dimentica di entrare in campo all’Olimpico regalando tutto il primo tempo alla Lazio, che ne approfitta e va al riposo con due gol di vantaggio.
Maran scioglie l’unico dubbio della vigilia consegnando a Cerri una maglia da titolare al fianco di Joao Pedro, con Barella sistemato sulla trequarti.
La squadra sbaglia l’approccio alla gara, e non è la prima volta, settimo gol incassato nei primi quindici minuti, ed il tecnico prova a correre ai ripari modificando l’assetto tattico, sistemandosi con un inedito
3-5-2, Pisacane, Klavan e Romagna i tre centrali, con Farago’ e Padoin a presidio delle fasce, poi con l’uscita dal campo del centrale estone, il Jolly Padoin si sistemava sulla linea di difesa con Pajac inserito sulla fascia sinistra.
Impossibile inoltre pensare di sostituire Pavoletti con l’inconcludente Cerri, sostituito poi da un evanescente Farias, ed il Cagliari conferma il suo principale difetto: la sterilità offensiva.
Gennaio si avvicina ed urge un intervento della società per modificare l’attuale parco attaccanti, e trovare un sostituto adeguato al “Pata” Castro, perché senza il centrocampista argentino la manovra dei sardi ne risente, diventando prevedibile.
Fortunatamente tra tre giorni si torna in campo, ed i rossoblu dovranno far dimenticare la prova incolore dell’Olimpico, provando finalmente a tornare alla vittoria che manca esattamente da due mesi, contro un Genoa rivitalizzato dalla cura Prandelli