Vincenzo Boscaino

Posted By on Dic 24, 2018 | 0 comments


Vittoria di rabbia

Sotto l’albero di Natale la Fiorentina trova tre punti e una prestazione convincente a San Siro che proietta la Viola verso l’Europa che conta. Dovevano essere i novanta minuti della verità, del non ritorno, dell’ultima occasione da agguantare. Cosi è stato. Pioli e i suoi ragazzi hanno strappato una vittoria con le unghie e con i denti e in due settimane hanno stravolto tutto: dall’incubo di una stagione anonima al sogno di lottare per la Champions.

Milan-Fiorentina era la partita giusta al momento giusto. Scontro diretto contro la quarta in classifica, una squadra in crisi e piena di assenze. A volte il destino fa passare treni che non si possono lasciare andare così, senza afferrarli al volo. Novanta minuti per riprendersi tutto quello che stava sfuggendo di mano.

La partita, a dir la verità, per i prima 45 minuti non ha regalato nessun tipo di emozione. Lafont è stato impegnato in più occasioni, ma mai c’è stata la sensazione che potesse cambiare il risultato. Tanta voglia ma poca precisione. Ed è proprio quando sembrava si rivivesse lo stesso copione e cioè una partita in cui la Viola gioca bene e poi pareggia, dove la prestazione non rispecchia il risultato, dove i rimpianti e delusioni superano le gioie, proprio in quel momento, Chiesa trova il gol che cambia tutto. Lui, giovane tra i giovani, si carica tutta la squadra sulle spalle con un gol di rabbia e grinta. Oggi, più che mai, è lui l’uomo simbolo della Fiorentina.

Ovviamente Pioli non può che soffermarsi su Federico a fine partita:” Federico ha grandissime potenzialità e credo che questi gol siano nel suo bagaglio. A inizio anno l’ho schierato a sinistra proprio con questo intento, per crescere ancora dovrà imparare a rimanere sempre dentro la partita.” Poi, cerca di smorzare l’entusiasmo di chi già sogna ad occhi aperti l’inno della Champions: “Non possiamo gustarci troppo il momento perché a breve saremo di nuovo in campo, adesso dobbiamo dare continuità”.

Pioli e i suoi ragazzi non potevano farsi regalo più bello. Forse si è fatto quell’ultimo salto di qualità che tutti si aspettavano, quella presa di coscienza dei propri mezzi. Forse, oggi, ci troviamo di fronte a un gruppo di giovani che sa di poter vincere ovunque contro chiunque. Forse, per questa Fiorentina è arrivato il momento di sognare in grande.

Sperando di non incorrere in un’effimera illusione, la classifica dice che il quarto posto non è così distante. Per la Fiorentina questo sarà proprio un gran bel Natale.

 

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