Oliver Jones Immensa. Non ci sono altri aggettivi per definire la prestazione che gli uomini di Klopp hanno offerto ieri sera davanti al pubblico dell’ Alianz Arena. Una prova di maturità calcistica assoluta che proietta di diritto il Liverpool nell’elite del calcio Europeo. L’inizio di partita tuttavia non sembrava lasciar ben sperare gli Inglesi, che dopo solo 13 minuti hanno dovuto rinunciare per infortunio al proprio capitano, Jordan Henderson, sostituito da Fabinho. Dopo una prima ventina di minuti giocati con cautela per prendere le misure all’avversario, i Reds hanno iniziato ad acquistare ritmo, rendendosi più volte pericolo nelle ripartenze. A tal punto da trovare la rete del vantaggio al 26’ grazie ad un lucidissimo Manè, bravo a scartare la scellerata uscita di Neuer per poi depositare il pallone in rete. Il gol del Senegalese ha conferito una scossa importante al Liverpool. Tuttavia, nonostante la crescita sul livello di gioco, i Reds incassano il gol del momentaneo pareggio dopo soli 8 minuti a causa dell’autorete di Matip, reo di una deviazione sfortunata sul cross teso di Gnabry, smarcatosi con eccessiva facilità da Alexander-Arnold. Gli ultimi 10 minuti del primo tempo hanno sostanzialmente confermato il predominio territoriale dei Bavaresi, tuttavia incapaci di porre sostanziali pericoli alla porta difesa da Allison. Il secondo tempo vede scendere in campo un altro Liverpool. La squadra di Klopp approccia la gara con un altro passo, fino a trovare la rete del vantaggio al 69’ grazie al micidiale stacco aereo di Van Dijk sugli sviluppi del calcio d’angolo. La rete del centrale olandese arriva a consacrazione di una partita sontuosa, che ha visto l’onnipresente gigante di Breda calamitare su di se e respingere al mittente tutti gli attacchi portati da giocatori di caratura mondiale come James, Ribery e Lewandowsky. Il gol di Van Dijk, giunto come una sentenza, azzera la velocità del vento sulle vele del Bayern Monaco, che colpito nell’orgoglio, cala ulteriormente in intensità, dando spazio alle accelerazioni di Manè e Salah. L’ala Egiziana prima sfiora l’eurogol scartando mezza difesa avversaria prima di farsi ostacolare il tiro di Sule, poi, a 6 minuti dalla fine, pennella una palla geniale sulla testa di Manè, per il 3-1 definitivo che chiude la partita. La vittoria del Liverpool arriva a coronazione di una partita giocata a livelli fenomenali. La squadra di Klopp ha dimostrato grande maturità sapendo leggere le fasi della gara: soffrendo quando c’era da soffrire ed attaccando quando c’era da attaccare. Nonostante lo lieve snaturamento attendista del proprio gioco tradizionale, il Liverpool ha dimostrato di saper mettere in campo una grandissima fase difensiva, abbinata ad una condizione atletica ed una rapidità nelle ripartenze nettamente superiore a quella degli avversari. La scelta pragmatica di Klopp deriva dal rispetto nutrito nei confronti dell’avversario oltre che ad una grande fiducia nella propria difesa, come confermato dalle parole del tecnico nel corso del post partita : “Loro sono una squadra notevolmente forte ma[..] la mia impressione è che non ci siano state troppe occasioni intorno alla nostra area, e questo è un segnale enorme. È il primo passo per vincere una partita del genere, non si può sempre giocare un calcio fluido e noi abbiamo
trovato altre maniere (di vincere )”. Il trionfo del Liverpool conferma la totalmente ritrovata dimensione Europea della squadra che, dopo la finale dell’anno scorso, colleziona un altro scalpo prestigiosissimo, riuscendo ad eliminare il Bayern prima dei quarti di finale, cosa che non accadeva dal lontano 2011. Inoltre il Liverpool appare ormai una squadra molto più solida di quella sconfitta a Kiev dal Real Madrid l’anno scorso. La formazione di Klopp appare ora capace di gestire i momenti della gara, al contrario della passata stagione in cui spesso si trovava costretta a dover andare al doppio dell’avversario per ottenere risultati, soffrendo eccessivamente nei momenti di calo di tensione (vedesi le due partite con la Roma). Il capolavoro di Monaco ha dunque messo in mostra un Liverpool ultra competitivo che sembra poter avere serie pretese al trono lasciato vacante dal Real Madrid. Manchester, Juventus e Barcellona sono dunque avvisate, il Liverpool ha gli occhi sul trofeo.