Di Matteo Quaglini Per abbattere un muro, ci vuole strategia: Il modo cioè di impiegare il tempo e lo spazio. Juventus-Atletico Madrid è questo tipo di partita, una gara legata non alla carica a testa bassa, non all’attacco solo frontale, non a un’unica impostazione tattica. E’ una partita più complessa, più articolata. La sua complessità sta nello schieramento sempre fisso degli spagnoli. Il 4-4-2 di Simeone è immutabile e...
Read MoreVincenzo Boscaino Erano gli uomini più attesi e non hanno tradito le aspettative: Muriel e Immobile fissano il risultato su 1 a 1, un pareggio che lascia l’amaro in bocca ad entrambe le squadre. La Viola non riesce a salire sull’ultimo treno con destinazione Europa League, lasciando per strada altri due punti pesantissimi per il futuro del campionato. Doveva e poteva essere la partita della svolta, così non è stato....
Read More(di Gianluca Guarnieri) Roma versione Ranieri, buona la prima. Nel giorno del grande ritorno in giallorosso, del tecnico di Testaccio, la Roma supera l’Empoli per 2-1, portando a casa una vittoria importante e 3 punti che le consentono di continuare l’inseguimento delle milanesi per il raggiungimento del terzo posto. Privo di molti titolari tra infortuni e squalifiche (De Rossi, Dzeko, Manolas, Kolarov, Pellegrini, Fazio,...
Read More(di Gianluca Guarnieri) La rivoluzione di Marzo. Ovviamente, non stiamo parlando di politica, bensì del cambiamento avvenuto nel giro di tre giorni, in casa Roma. Hanno salutato Trigoria Mister Di Francesco, il DS Monchi, e altri appartenenti allo staff tecnico e sanitario giallorosso, in una mutazione di rotta, netta e senza indugi. Spazio per il ritorno di un conoscitore del “Fulvio Bernardini” quale Claudio Ranieri, romanista di...
Read MoreGiovanni Rosati Tra le mille distrazioni extra-campo, gli ottavi di Europa League appena giocati per metà e imminenti per l’altra metà e con il derby dal più alto valore per la classifica degli ultimi anni da giocare nel prossimo turno di Serie A, alla partita con la Spal si poteva davvero rischiare di dare troppa poca importanza. E un’Inter raffazzonata per le tante assenze – senza Icardi, Perisic, Nainggolan e Vecino, con un Keita...
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