Giovanni Rosati
Udinese, Chievo, Napoli, Empoli. Tre punti di vantaggio sull’Atalanta quarta, quattro sulla Roma quinta e temporaneamente fuori dalla Champions League. E in corsa poi ci sono anche Torino, Milan e Lazio, ognuna rispettivamente a un punto da chi la precede (anche se il Toro ha una gara in più in questo momento) e quindi tutte racchiuse in distanze comunque percorribili nel giro di quattro giornate. E contro bergamaschi e granata si è anche indietro per quanto riguarda gli scontri diretti. Insomma, dopo una stagione trascorsa quasi interamente sul gradino più basso del podio della Serie A, l’Inter sembra quasi avere tutto da perdere in questo rush finale. Non solo quel gradino, ma addirittura la Champions.
L’allarme non è affatto rosso, ma di sicuro non c’è possibilità di vivere in maniera distesa i prossimi impegni. I nerazzurri devono assolutamente vincere le sfide contro le tre squadre di bassa classifica per poter far fronte se necessario a uno stop non così inverosimile contro il Napoli alla penultima giornata. Ma sarà meno semplice di quanto non possa sembrare, e sembra esserne cosciente Spalletti: “Andare a giocare in casa di una squadra che lotta per la salvezza a quattro giornate dalla fine è come affrontare un big match”. Non riguarda di sicuro il già retrocesso Chievo, ma Udinese ed Empoli sono proprio la terzultima e la quartultima forza del nostro campionato, ovvero quelle che verosimilmente rischiano maggiormente di salutare la Serie A tra sole quattro settimane. E ad oggi l’Udinese può vantare quattro punti di vantaggio sui toscani, questi ultimi potrebbero anche decidere proprio alla 38^ contro la Beneamata il proprio destino. E in quel caso sarebbe difficile contrastarne la forte spinta motivazionale.
L’Inter, tutto sommato, arriva però in un discreto stato di forma all’anticipo di questa sera. I nerazzurri non hanno mai perso nelle cinque giornate disputate nel mese di aprile pur avendo in questo lasso di tempo affrontato squadre del calibro di Juve, Roma e Atalanta (due vittorie e tre pareggi). E anche lo storico le sorride: sui 108 precedenti con i friulani la vittoria è arrivata ben 50 volte, incluse le ultime cinque trasferte alla Dacia Arena in Serie A. Anche se il ballottaggio con Lautaro non si è ancora risolto, poi, Icardi ha nei bianconeri una delle sue vittime preferite: sette reti in undici incontri. Di sfavorevole ci sono le sei partite consecutive nelle quali l’Udinese non perde in casa propria, c’è il titolo di ammazza-grandi meritato sul campo da Lasagna segnando tre delle sue ultime quattro reti a grandi del nostro campionato e c’è anche l’infortunio di Vecino nella rifinitura. Se mettiamo tutti i bilancini sui rispettivi piatti, però, il desiderio di non mandare a monte un’intera stagione proprio sul più bello non può che avere un peso specifico decisamente superiore.