Ecco Sarri e le prime parole da bianconero

Posted By on Giu 21, 2019 | 0 comments


Giacomo Nannetti

Qualche giorno fa è finalmente terminata la telenovela allenatore in casa Juve, e ieri Maurizio Sarri ha parlato per la prima volta da allenatore bianconero dinnanzi ai microfoni. Come un anno fa a Londra, l’ex tecnico partenopeo si è presentato alla stampa in giacca e cravatta, con però l’assoluta novità del logo bianconero, tanto combattuto ai tempi di Napoli. Le domande sul suo passato azzurro, e sulle parole a volte anche un po’ troppo sopra le righe, non sono mancate, ma lo stesso Sarri non si è tirato indietro e ha risposto in maniera puntuale ed esaustiva. L’allenatore juventino ha poi sottolineato più volte come nella scelta sia stato di fondamentale importanza il corteggiamento dell’intera dirigenza, a testimonianza del fatto che dietro a tutte le vittorie c’è sempre stata una società presente e super organizzata. Dopo tanta gavetta per il tecnico toscano è arrivato il momento di sbarcare in una big e di dimostrare che anche lui può dire la sua ai massimi livelli. L’obiettivo, nonostante il cambio radicale in panchina, resta sempre lo stesso: vincere. Un passo ritenuto importante da Sarri, oltre a vincere, è quello di convincere e divertire per dare un po’ di brio ad un ambiente che da un po’ sembra non averne più. Tra i tanti temi toccati ci sono poi quelli relativi al campo e ai singoli giocatori. Come era facilmente intuibile Sarri non utilizzerà un sistema con una difesa a 3, partendo sembra da una base di 4 e cercando di trovare poi il miglior modulo per creare la miglior situazione possibili ai giocatori offensivi. L’ex Chelsea ha fatto poi riferimento ai giocatori di qualità come Dybala, Ronaldo e D. Costa, facendo capire come il brasiliano potrà essere un top player nella sua Juve. Ovviamente l’uomo su cui fare affidamento si è capito che sarà CR7, con l’obiettivo di mettere il fenomeno portoghese nella migliori condizioni per poter trascinare i compagni. Menzione a parte è stata poi fatta per Pjanic che nella mente di Sarri dovrà essere il cervello della squadra, in grado di guidare la maggior parte delle manovre bianconere. Siamo solo a giugno, ma la voglia di vedere Sarri a lavoro è già tantissima.

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