Gli ultimi colpi

Posted By on Ago 31, 2019 | 0 comments


 

Vincenzo Boscaino

Ore caldissime a Firenze. E no, non sono gli ultimi caldi estivi che tanto fanno boccheggiare sulle rive dell’Arno, ma il turbolento mercato della Fiorentina. Che negli ultimi giorni avremmo assistito a delle sorprese lo sapevamo, che si sarebbe arrivato a questa girandola di entrate ed uscite però no.

Il Cholito saluta e ringrazia. Simeone lascia Firenze, una storia d’amore che non è mai sbocciata del tutto L’argentino assicura nelle case della Viola 16 milioni più eventuali bonus. Non c’era più spazio per lui, Boateng prima e Vlahovic poi l’avevano relegato all’ultimo posto nelle gerarchie di Mister Montella. L’altro fronte caldissimo delle ultime ore è stato lo scambio Biraghi-Dalbert. L’inter si è assicurata le prestazioni del mancino italiano con la formula del prestito con diritto di riscatto a 12 milioni. Dalbert, invece, giocherà in prestito secco per la Viola.

Avendo fatto cassa adesso Pradé si può concentrare sul grande colpo da piazzare. Perché non è un segreto. La Fiorentina sta cercando un giocatore polivalente nella fase offensiva che possa ricoprire sia il ruolo di mezz’ala che di esterno. Tra i tanti nomi che stavano circolando negli ultimi giorni, quello di Rodrigo De Paul sembra quello più quotato. L’argentino, che piace tanto a Montella, potrebbe spingere la Viola a mettere sul piatto 30 milioni per portarlo a casa. L’accordo con il giocatore sembra essere stato già raggiunto, mentre l’Udinese cerca di tirare ancora sul prezzo per un giocatore che ha mercato e piace a molte squadre.

La Fiorentina vuole cambiare con prepotenza la rotta delle ultime stagioni. Ribery, Boateng e De Paul sarebbero un terzetto che cambierebbe totalmente il volto della squadra. Se è vero che i primi due sono già arrivati ed hanno infiammato il cuore dei tifosi nel match contro il Napoli, l’argentino rappresenterebbe la ciliegina su una torta preparata da Commisso con tanta passione questa estate. In queste ore caldissime, tutto è possibile. Sulle rive dell’Arno, adesso, si sogna.

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