Nicola Ciacciarelli
Dopo cinque vittorie consecutive la Juventus cade al San Paolo e non approfitta dei pareggi di Inter e Lazio. A Napoli va in scena una versione dei bianconeri bruttina, opaca, quasi abulica.
Sarri schiera il tridente al gran completo. Dybala-Higuain-Ronaldo. La Juve controlla il match, mentre il Napoli aspetta e riparte. I bianconeri rischiano poco o nulla per più di un’ora, ma lo stesso può dire la squadra di casa. La Signora effettua un giro palla inconcludente e non trova mai la giusta verticalizzazione. Nelle rare occasioni in cui recupera palla la ripartenza è troppo lenta per impensierire la squadra di Gattuso che, invece, colpisce con Zielinski. Il polacco è bravo a sfruttare un intervento non impeccabile del connazionale Szczesny per sbloccare il match. Il gol arriva al 63′. Ci sarebbe del tempo per recuperare la partita e Sarri prova anche a cambiare le carte in tavola con il doppio ingresso di Douglas Costa e Bernardeschi per Dybala e Matuidi, ma la Juve non c’è mentalmente e prova a riagguantare la gara solo con iniziative personali. Raddoppia Insigne, poi Ronaldo spaventa il Napoli con il gol dell’1-2, ma non basta per evitare la seconda sconfitta in campionato.
L’impressione che arriva dal San Paolo è di aver visto una Juve poco affamata, quasi cullatasi sugli allori dopo la bella prestazione in Coppa Italia e i pareggi delle dirette inseguitrici nel pomeriggio. I bianconeri sono in testa e oggi comincia l’ultimo mese che precede la sfida al Lione. Sarri spera che la caduta di Napoli riaccenda il furore agonistico dei suoi ggià da domenica prossima con la Fiorentina