Roma: il rumore assordante del silenzio

Posted By on Lug 30, 2020 | 0 comments


di Giuseppe Porro

C’è un rumore assordante in città, un rumore che fa paura, un rumore che è più forte di tutti i rumori. È il rumore del silenzio, il silenzio e la sensazione del nulla, è quello che sta colpendo la Roma in questo momento, ovvero un silenzio di una società che non riesce a distaccarsi dal troppo rumore che c’è intorno, lasciando la nave in balia delle onde, aspettando che la tempesta sia finita. È vero, c’è da finire un campionato, che ha dato la certezza del 5° posto e la qualificazione matematica all’Europa League con una giornata di anticipo, ma sopratutto c’è un Europa League tutta da giocare (con il problema Covid a Siviglia) poi le voci di cessione societaria, il mercato etc. però tutto passa senza che nessuno della società, dica una parola in maniera ufficiale per far finire o quanto meno stoppare questo vociferare (male) della società giallorossa.

Chiacchiere da Var
La mattina quando ci si incontra al bar; in ufficio; con gli amici, si discute e ci si confronta su le varie vicissitudini domenicali calcistiche, mentre ora le varie “chiacchiere da bar” si spostano su i social ed addirittura in tv ed in radio. Quindi capita che si discuta su la ripetizione di una partita senza andare a vedere i regolamenti (addetti ai lavori) e su i vari comportamenti di tesserati nei giorni liberi, cavalcando l’onda del dissenso e della malafede. Quindi diventa un caso il secondo rigore di Roma-Fiorentina anziché discutere su tutta la ripresa del campionato farsa, oppure diventa un caso un ragazzino di venti anni che va in discoteca e viene immortalato a fumare una sigaretta senza mascherina (se corre come corre ora, ben venga la sigaretta) piuttosto che parlare di assembramenti e quant’altro, oppure che il miglior giocatore in campo a Torino (Dzeko) sia al centro di una diatriba di mercato (come tutte le estati), tutta questa è fuffa (perché di fuffa stiamo parlando) senza che la Roma prenda una posizione ben precisa, dicendo basta a questo vilipendio giallorosso.

Conclusioni
Adesso è il momento delle riflessioni, quelle giuste senza per forza di cose attentare all’umore giallorosso. Perché se la stagione dovesse prendere una piega diversa, ovvero la vittoria dell’Europa League sarà più facile per tutti salire sul carro del vincitore, vincitori e vinti riuniti sotto la stessa bandiera, anche se ognuno avrà il proprio stemma.

Submit a Comment