Un destino già scritto

Posted By on Ago 27, 2020 | 0 comments


di Dario Vito

 

È iniziata ufficialmente anche la nuova stagione dei partenopei. Un giro d’obbligo di tamponi tra le mura del San Paolo e poi la partenza, direzione Castel di Sangro, località abruzzese che questo lunedì ha accolto gli azzurri ed ospiterà gli stessi per tutta la durata del ritiro pre-campionato. Tra aggregati della primavera, rientri dai vari prestiti, volti nuovi come Osimhen e Rrahmani, e possibili partenti sono 34 i giocatori convocati da Gennaro Gattuso (a questi va aggiunto Petagna che arriverà in ritiro una volta terminata la quarantena).

Stagione che ha ufficialmente preso il via con la conferenza stampa avvenuta nella giornata di martedì, alla quale hanno partecipato il patron De Laurentiis, mister Gattuso ed il direttore Cristiano Giuntoli.

Sono vari gli aspetti toccati dal tecnico, così come non sono mancate le stoccate velenose del presidente. L’ottimo impatto con le strutture messe a disposizione dall’Abruzzo, l’immancabile calciomercato, possibili scenari tattici e soprattutto sono stati fissati gli obiettivi stagionali. Gattuso è stato molto chiaro sotto questo punto di vista. Viste le perdite economiche del club derivate dal Covid e dal mancato quarto posto, l’obiettivo è quello di arrivare tra le prime quattro, aggiudicandosi così di diritto la qualificazione alla Champions League, importante fonte di guadagno. I tifosi sono stati avvisati, inutile illudersi. Il terzo scudetto non è un obiettivo del club, per ora la priorità rimane il bilancio. E su questo non c’è da stupirsi. Il tricolore non era un obiettivo quando c’erano le condizioni per poterlo vincere, come ha dimostrato la società rimanendo assente sul mercato, quando il Napoli di Sarri è stato Campione d’inverno per ben due volte; figurarsi ora, dove anche rientrare tra le prime quattro della classe è diventata una missione piuttosto complicata. Il livello delle contendenti si è decisamente alzato. La Juventus, nonostante l’incognita rappresentata dall’arrivo di Pirlo, per livello qualitativo e quantitativo rimane la rosa da battere. L’Inter di Conte, fresca di una finale persa di Europa League, difficilmente si accontenterà del secondo posto, ancora per un altro anno, quindi facile pensare che i primi due posti siano già occupati. C’è l’Atalanta che attraverso l’esemplare gestione Percassi vorrà confermare ciò che di ottimo ha fato fino ad ora. La nuova Roma di Friedkin, la solida Lazio di Inzaghi ed un Milan che sta cercando di tornare di nuovo grande.

Oltre alle dirette concorrenti, però, in casa Napoli ci sono, o ci sarebbero a seconda delle valutazioni che la dirigenza farà, priorità da risolvere. In primis, il mancato rinnovo di Gattuso. Settimane fa, girava nell’aria la fumata bianca dopo l’incontro avvenuto a Capri con Adl, tuttavia non è arrivato né il rinnovo né la fumata bianca. Per ora tutto in stand by. Strano, a tal proposito, che i giornalisti presenti al Palazzetto dello Sport di Castel di Sangro, non abbiano fatto nessuna domanda in merito ai diretti interessati. Difficile poter pensare di progettare un futuro vincente con un allenatore in scadenza di contratto.

In secundis, una rosa tanto folta quanto incompleta che prenderà una fisionomia ben delineata, con ogni probabilità, quando saranno risolte alcune possibili partenze che costituiranno un importante bottino, eventualmente da reinvestire. Koulibaly, Allan e Ghoulam difficilmente rimarranno, nonostante Adl abbia garantito che nessuno si muoverà se non alle sue condizioni. Qualora quest’ultimi partissero, facile pensare che con le tempistiche piuttosto lunghe che riguardano le trattative del Napoli, non solo ci sarebbe la fine di un ciclo ma Gattuso si ritroverebbe con una rosa incompleta e che andrebbe necessariamente rinforzata a poco più di un mese dall’inizio del campionato.

Tra le varie incognite c’è anche quella rappresentata da Victor Osimhen, l’investimento più importante dell’era De Laurentiis. Ventunenne nigeriano, che dovrà essere in grado sin da subito di ripagare la fiducia del club e soprattutto non deludere le aspettative di un tifo molto esigente.

Lo stesso tifo, che però, rappresenta l’unica certezza di questo Napoli. Migliaia i tifosi azzurri accorsi nel ritiro di Castel di Sangro e che hanno polverizzato subito, i pochi tagliandi disponibili per l’amichevole contro il Teramo. Un tifo che ancora una volta dimostra di amare la maglia, a prescindere da presidente, giocatori e risultati.

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