Milan fermo

Posted By on Dic 28, 2020 | 0 comments


di Gianni Massaro

 

E duole il cuor, quando Runar Runarsson sbaglia grossolanamente, con un erroraccio nella sfida di coppa contro il City; su punizione battuta da Mahrez l’estremo difensore non è impeccabile, adoperando mega eufemismo.
Arsenal sprofonda, uno pari degenera in solenne poker del City.
A rilento, anche in Premier, sono pochi i punti sulla terzultima per i Gunners.
Ex club di Gazidis, che dopo vari trofei a Londra sta tentando di rilanciare il club milanista ad alti livelli, in buona compagnia dirigenziale, Paolo Maldini spicca per spessore.
Contro il Sassuolo gol lampo, record per Leão, e seconda marcatura decisiva di Saelemaekers.
Contro la Lazio partita equilibrata, decisa dal potente motore di fascia mancina.
Rebic e Calhanoglu timbrano per la prima volta in campionato, sfornando un’ottimale prestazione, e paiono giocatori preziosi ritrovati in zona prolifica.
La Lazio non scherza, Luis Alberto fosforo oltre ad essere tecnica affinata, Milinkovic illumina di mancino, per Immobile che confeziona, anch’egli con il sinistro: asse spettacoloso.
Piedi deboli, si dice.
Il Milan ha più cuore, più grinta, tante soluzioni.
Così il turbo parte, Theo è micidiale, quasi imprendibile in progressione palla al piede.
Milan fermo, sigla da fermo.
Agli sgoccioli l’ex Real Madrid segna, si conferma ancora valido giocatore negli ultimi metri, di testa su calcio d’angolo.
Calhanoglu ispiratore ‘statico’, due assist su palla inattiva, nonché nel mezzo firma personale su rigore, trasformato con freddezza.
Rigore e vigore, rigore e calci d’angolo, oltre al resto, usando istinto, e distinto fiuto organizzato, ossia l’arma delle situazioni su palla inattiva, il Diavolo avanza. Fermissimo fondamentale, di gioco.
Dopo aver saputo dimostrare pure di farsi valere in accelerazione, con marcia aggiuntiva.

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