di Pasquale di Gioia
Con l’uscita dalla champions league della Juventus le italiane ormai si ritrovano con mezzo passo fuori dalla competizione più importante e affascinante d’Europa . Servirà un ‘impresa all’Atalanta mentre per la Lazio le speranze sono ben più lontane . Quello che sorprende tutti è il perchè queste squadre così blasonate all’interno del campionato italiano facciano enorme fatica in Europa . L’Inter nonostante sia una squadra che sta viaggiando a ritmi altissimi (7 vittorie di fila e 6 punti di vantaggio sulla seconda )è uscita da tutte le competizioni europee . La Juventus per il secondo anno di fila eliminata al primo turno a eliminazione diretta contro 2 squadre ampiamente alla portata. Il Napoli , pur presentandosi con mezza squadra , è stato eliminato ai sedicesimi di Europa league dal Granada. Ora restano Milan e Roma anche se resta il fatto che è stato un anno da dimenticare sotto questo punto di vista . Il problema è che questa striscia negativa dura da dal 2010 . L’ultima squadra italiana a vincere una competizione europea è stata proprio l’Inter, successivamente ci è andata vicina la Juventus un paio di volte ma in questi ultimi anni è palese la difficoltà delle italiane in Europa .Le cause posso essere tante , potrebbe incidere l’aspetto fisico , o la mentalità con la quale si affrontano queste partite . Sono delle moventi plausibili . Quello che è sicuro è che manca l’estro . Le qualità che si riscontravano in Baggio , Del Piero , Mancini , Vialli , Totti, Pirlo accompagnati da altri giocatori stranieri di un livello elevato , oggi le possiamo riscontrare solamente in due giocatori:Chiesa ed Insigne . Il problema è che si punta molto sulla tattica trascurando invece il talento dei singoli . Se analizziamo gli altri campionati e le altre nazioni, ciascuna di esse ha almeno un talento, un prospetto; la Francia ha mbappè , l’Inghilterra ha foden, la Spagna ha Ansu Fati , l’Olanda ne ha un ‘infinità. In Italia il giovane più forte è Sebastiano Esposito che milita in serie b. L’ideale sarebbe ripartire da questi fondamentali, ripartire dai giovani e dalla tecnica individuale per poter riportare in alto il nome delle squadre italiane in Europa e non solo