Questione di spazi

Posted By on Mar 11, 2021 | 0 comments


di Giuseppe Graziano

 

Nel calcio moderno lo stare bene in campo è diventato un aspetto fondamentale e la differenza tra un’ottima prestazione e una scarsa è diventata questione di spazi. Nell’arco di tre giorni il Sassuolo passa da una partita monumentale e prolifica contro il Napoli a una prestazione opaca e sterile che ha portato alla sconfitta contro l’Udinese. Nella partita contro i partenopei il Sassuolo ha fatto la partita per larghi tratti, è stata padrona del campo e ad ogni affondo dava quel senso di pericolo mettendo in grande difficolta la squadra di Gattuso. Poco importa se a fine gara porta a casa solo un punto, acciuffando il pareggio all’ultimo secondo su rigore, ma tornando negli spogliatoi con una grande convinzione che la strada è quella giusta per aspirare ad un posto in Europa. Invece la squadra di De Zerbi sembra la copia sbiadita di sé stessa, al fischio d’inizio i neroverdi si presentano senza Caputo, Defrel e Djuricic lasciarti in panchina, e sin dai primi minuti si ha quella sensazione che non sia giornata. Il gioco fatica a svilupparsi, non riuscendo a trovare quella giocata che sembrava tanto facile fino a tre giorni prima, nonostante un possesso palla maggiore ma sterile e fine a sé stesso. Nella ripresa entrano i tre titolari lasciati in panchina a rifiatare ma la sostanza non cambia. Ma cosa è cambiato in tre i giorni? La differenza sta nel fatto che l’Udinese ha studiato a fondo la partita del Sassuolo contro il Napoli e ne ha fatto tesoro. Nella partita di mercoledì gli emiliani riuscivano a trovare con facilità i trequartisti in mezzo alle linee, infatti il Napoli aggrediva alto lasciando spazio tra centrocampo e difesa, e non avendo una grande pressione da parte degli avversari i giocatori di maggior qualità dialogavano perfettamente davanti all’area napoletana. La Squadra di Gotti ha fatto l’opposto degli azzurri, ha concesso la costruzione da dietro ma chiudendo ogni spazio sulla trequarti, aspettando gli avversari. Questo accorgimento tattico ha mandato in crisi il Sassuolo e a fine gara i tiri fatti erano soltanto due. La matematica non ha ancora chiuso all’obiettivo Europa, la crescita per ambire ad un posto però passa da queste partite e gli spazi a disposizione stanno per chiudersi.

Submit a Comment