di Massimo Costa
Anni’30, l’Ambrosiana cede a titolo gratuito, le prestazioni dell’atleta G. Meazza al AC Milan. Questo sarà il primo e forse il più clamoroso cambio di sponda del Naviglio.
Le cronache dell’epoca narrano di un Campionissimo, a fine carriera, in lacrime e contrariato, ma dovette accettare, e in verità la cessione fu dettata, per tentare di risollevare le sorti calcistiche rossonere, in profonda crisi da decenni.
Fino agli anni ’80, gli scambi rossoneroazzurri erano rari e considerati un tradimento dagli stessi calciatori e soprattutto dagli appassionati, in una città che teneva e molto all’appartenenza e alla carriera “pura” dei propri beniamini. Dagli anni 2000 in poi, l’attraversamento del canale avverrà con sorprendente facilità e vissuta con normalità, in una metropoli che ha perso la sua identità per una apertura europeista sfrenata.
Tralasciando la cronistoria di innumerevoli passaggi diretti e non solo che hanno reso con fortune alterne, il “capolavoro” della dirigenza nerazzurra, avallata dal Presidente Moratti, lo si è raggiunto con la cessione di Pirlo e Seedorf, futuri vinci tutto coi cugini.
Ottomano Hakan, bacia anche tu la maglia e dichiarati interista fin da bimbo, come è consuetudine dei tuoi recenti predecessori, in questi tempi moderni, ma a mio avviso non migliori.
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