di Massimo Costa
Passeggiando per le vie di Milano e soffermandomi davanti ai luoghi di ritrovo dove si vive di pane e pallone, noto con stupore la sofferenza dei fedelissimi neroazzurri. Io mi domando quale sia la novità, la storia del Club ha una variabile fissa, l’incostanza nella programmazione e poca lungimiranza.
Anche il più irriducibile dei Bauscia dovrebbe ricordarsi bene che quando la Beneamata raggiunge la vetta se la gode poco, e dà li inizia una vertiginosa discesa senza paracadute, come una fiaba incantevole ma breve.
L’accanimento verso la proprietà cinese è, a mio parere, la naturale conseguenza del buco finanziario sorto con la gestione M. Moratti, nella quale venivano pagati e stipendiati come fenomeni dei medi giocatori, e col siluramento di Mancini, fresco di rinnovo, e l’ingaggio di Mou, la crisi esplose.
Cara vecchia Internazionale, avresti l’età per maturare, ma non vuoi proprio cambiare, rimanendo sempre un’eterna e spensierata fanciulla. L’artista ha un animo profondo ma allo stesso tempo leggero, regala gioie immense e delusioni tremende e te, nata sotto il segno dei pesci, ne sei l’incarnazione prediletta.