(di Gianluca Guarnieri) Tammy i tre punti, Mister Abraham. Quanto deve la Roma di Mourinho a questo ragazzo dei sobborghi di Londra, che arrivato nella Capitale ha avuto il pesante fardello di dover sostituire un totem offensivo quale Edin Dzeko, terzo marcatore della storia giallorossa. Proprio nel giorno del compleanno del Bosniaco, l’inglese probabilmente chiude il taccuino dei ricordi del passato (recente) regalando il 21esimo goal stagionale e portando la Roma nei quarti di finale di Conference League. Era una gara a rischio, dopo il brutto pari di Udine e il derby a distanza ravvicinata, e la rete dell’ ex Chelsea evita l’incubo dei supplementari, con annessa fatica e tensione, già pregustata dai consueti rivali cittadini. Tammy ha salvato capra e cavoli, e Lupa capitolina, in un match dove la Roma ha cercato nel primo tempo di limitare lo spazio al Vitesse, chiudendosi e cercando la ripartenza, non facendo correre troppi rischi a Rui Patricio. Nella ripresa però, il Vitesse ha trovato il goal della “domenica” con un sinistro ciclonico di Vittek che ha rimesso la qualificazione in bilico, facendo affiorare sull’Olimpico un senso di angoscia palpabile e sgradevole. Mou è riuscito a correre ai ripari, trovando i cambi giusti, con El Shaarawy, Karsdorp e Cristante, che hanno dato maggiore fosforo ad una manovra ormai asfittica. Proprio i due, l’olandese e il “Faraone” hanno duettato innescando il ragazzo di Camberwell per poter prendere l’autobus che porta ai Quarti di Finale, sia pure in extremis. 21 reti, come Gabriel Batistuta e Vincenzo Montella, non proprio gli ultimi arrivati. Stasera Dzeko è definitivamente archiviato. E si potrà finalmente pensare al derby, e magari a prendersi una rivincita per l’andata. Tammy ci sarà per poter migliorare il suo score. Uno score da vero attaccante.
