L’ultima o la sestultima di numerose triplette firmate CR7 ?

Posted By on Mar 19, 2022 | 0 comments


di Gianni Massaro

 

United Tottenham sfida allettante, divise da due punti verso la qualificazione in Champions. La bilancia pende verso i padroni di casa così come il tempo sorride ai nordlondinesi: ben 2 le sfide in meno degli Spurs (di cui una già recuperata e vinta). Pogba a supporto di CR7 e Sancho-Rashford larghi, Rangnick ritrova De Gea sul gong falso positivo; lo spagnolo ha subito 4 gol nel derby e spera di passare una giornata più tranquilla. A sinistra senza Shaw bene si cimenta Telles, l’ex Inter attento e reattivo nelle fasi iniziali, metterà anche qualche buona palla il brasiliano.
Pimpante e dal piede caldo il ragazzo poco impiegato con la Seleção complice l’opulenta concorrenza di Alex Sandro, Filipe Luis e Marcelo. Il classe 1992 ex Inter a sinistra e l’ex Diavolo Dalot sull’altra fascia, in mezzo il duello vede impegnati Matic e Fred contro Hojberg e Bentancur. Quest’ultimo curandaio e curiale sempre in un gran limbo di grandezza tendente alla parziale inconsistenza. Di completamento, da complemento Rodrigo e da complimenti invece Hojberg, perno il calciatore cresciuto al Bayern e completamente sbocciato al Southampton. Attendono guardinghi gli Spurs, in fase difensiva concedono non molto. Un plausibile rigore su tiro di Ronaldo non concesso dal direttore di gara e presto si ripercuote ugualmente la libidinosa morsa del ragazzo maturato lusitano, quarta marcatura multipla stagionale e prima tripletta con cui la confeziona a 10’ dalla fine prima di un meritato riposo. Tornato alla tripletta dopo la trasferta di Cagliari nel 2021 con la Juve appena reduce dalla cocente eliminazione col Porto. Per il 7 il gol un appuntamento in ogni atto cogente: inderogabilissimo e mai effimero. E al Cagliari in casa l’anno prima ulteriore triplo segno a Torino, le sue uniche triplette in A, alla Juve l’altra fu la celebre all’Atletico. Golasso a decimo da poco passato della punta delle punte a oltre 800 in carriera, ricevuto da un tocco smarcante di Fred da fuori area con un destro perentorio collauda, schioppettata a lungo getto con Dier centrale della linea a 3 colpevole di lasciargli spazio abbondante. E CR7 si deve marcare. Fred chiude su un tiro da buona posizione di Son, vigoroso l’ex Shakhtar mentre Rashford e Sancho si scambiano di posizione. Il Tottenham prova a scuotersi e segna su un invito di Son a Reguilon, in fuorigioco abbastanza lampante. Nella compagine a buon idioma portoghese quello veramente molto svantaggiato dall’arrivo di Ronaldo risulta Bruno Fernandes, qualche prestazione eccelsa e varie mediocri, appena 6 i centri della stagione esclusi i 3 all’esordio col Leeds quando Ronaldo era ancora in Italia. L’altra doppietta di Bruno in casa dell’’Aston Villa all’inizio del girone di ritorno e allora di CR7 neanche l’ombra indisponibile. Il Tottenham impensierisce i Red Devils e Dalot salva quasi sulla linea da angolo battuto ove si è originato un buon colpo di testa di Dier. A supporto di Kane Kulusevski oltre all’inclito d’Asia, dall’intraprendenza dello svedese piantato il seme del pari. Numero di Dejan con tunnel a Sancho e cross: Telles prende di mano e il penalty viene comminato.
Il ritmo buono ma stenta a decollare pienamente nel primo tempo. Dejan replica al guizzo dell’ex compagno CR7: Kane pareggia a mezz’ora valicata infallibile dal dischetto, non ne sbaglia uno col club dal febbraio 2018. Eroe fu proprio lui, allora Il Loris “decurtato”, quello da Sergio Ramos maltrattato: Loris Karius.
Batte all’Old Trafford in maniera perfetta il bomber.
Pogba con Rangnick meglio rivitalizzato non tornato ai fasti del passato senz’attingere dalla voglia inesauribile ad esempio tipica del Portoghesone compagno di squadra. Pochi minuti e si ha nuovamente il vantaggio, Sancho lanciato da Matic mette comodo a Ronaldo per un semplice gol, tenuto in gioco Jadon da Reguilon si riscatta dopo essersi posto morbidino e aver subito il dribbling nell’occasione del rigore guadagnato dallo svedese neo acquisto. Reguilon tiene in gioco sul lancio del serbo, si redime l’ex madridista nella ripresa frazione in cui regnano varie imprecisioni in entrambi i club, cresce nella ripresa l’esterno spagnolo e provoca il pareggio. Il Tottenham col solito danese e Kane architetta e sfiora già prima il secondo strappo maiuscolo, l’attaccante della nazionale inglese indirizza verso ‘Kulu’ che mette a Son giunto da dietro, prova a piazzarla preciso prendendo sul tempo De Gea il sudcoreano, di non molto esce sull’azione scaturita da un tocco iniziale flebiletto di Sancho verso Fred, dal rampino insufficiente a smorzare la traiettoria il brasiliano autore di un’ottima prova.
Fred in fluidità riesce a regolare qualche estemporanea conduzione di livello, il cecchino con la sette testa Lloris un paio di volte; a meno di 20’ dal triplice fischio il pareggio del Tottenham si compie, Reguilon discende e mette in mezzo dove Maguire effettua maldestra opposizione. Romero di inserimento da tipico spartito Dea fiondatosi nell’area esulta veementuccio in faccia all’inglese. Pare stagnarsi e poi il pio androide pare stagliarsi: si staglia proprio. A nove giri d’orologio dal pari e a nove dalla zona recupero, angolo United. Battuto dal sapiente calcio di Telles ed è inzuccata sorvolando Doherty, l’altro esterno male a differenza di Reguilon, risicato apporto dell’irlandese in zona gol dopo le due stagioni in Premier al Wolverhampton ben condite. Qualche cambio a sovvertire l’inerzia, Cavani ed Elanga prima del nuovo vantaggio rilevavano Matic e Rashford, Lindelof sostitutiva Ronaldo appena in grado di conquistare un altro pallone con cui agghindare la domus calcistica. Rimpinguate le schiere di retroguardia, Lucas e Bergwijn insoddisfacenti. 3 a 2 e niente punto riagguantato per Conte, la differenza tra le due squadre da difesa e meccanismi maggiormente accorti. E quelli in grado di varcare l’uscio dei campioni a decidere
Quello. A solcare la storia.
In una corsa combattuta dove a metà marzo l’Arsenal pare avere l’inerzia migliore ma il traffico c’è. Un gol solo nel girone di ritorno l’anziano ragazzo della storia del calcio, l’ultimo al Brighton nel recupero al Brighton a metà febbraio. E torna a segnare esondando.

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