SEMAFORO “VERDI” ED E’ SORPASSO

Posted By on Mag 5, 2022 | 0 comments


Pasquale Pollio

Allo Stadio Arechi, parafrasando le parole del DS Sabatini, si giocava la madre di tutte le partite, perché con una vittoria i granata avrebbero sopravanzato il Cagliari in classifica e, per la prima volta in questo campionato, sarebbero usciti dalla zona retrocessione, inoltre il risultato di lunedì a Bergamo aveva caricato squadra ed ambiente, e nel Principe degli Stadi erano presenti ben 25000 spettatori pronti a spingere  i granata alla vittoria, vittoria fondamentale nella lotta per la salvezza, ed alzi la mano chi un mese fa avrebbe scommesso un euro sui ragazzi di Nicola.

Per lo spareggio contro i lagunari il tecnico si schierava con un 3-5-2 che vedeva Sepe tra i pali, difesa a tre composta da Gyomber, Radovanovic e Fazio; in mediana Mazzocchi, L.Coulibaly, Ederson, Bohinen e Zortea, con Djuric Bonazzoli a formare il tandem d’attacco, mentre il Venezia di Soncin si presentava con un 3-4-1-2  composto da Maenpaa in porta; Svoboda, Caldara e Ceccaroni in difesa; Mateju, Perez, Ampadou ed Haps a centrocampo,  ed Aramu dietro la coppia di attacco Henry Okerere.

Toccava al Venezia muovere il primo pallone ed i lagunari partivano a spron battuto, infatti non passava neanche un minuto e Sepe era costretto ad intervenire per evitare il peggio, ma al terzo minuto l’arbitro, richiamato dal VAR, assegnava un calcio di rigore ai granata per un fallo di mani in area di Ceccaroni, sul dischetto si presentava Bonazzoli che batteva Maenpaa portando in vantaggio la Salernitana, dopo la rete la partita viveva una fase di stallo e si arrivava al minuto venti senza che accadesse nulla, poi era ancora Bonazzoli a sfiorare il palo alla sinistra dell’estremo difensore del Venezia, ma per vedere un’altra azione pericolosa della formazione granata bisognava attendere il trentaseiesimo, e sulla veloce ripartenza dei veneti era ancora Sepe a sventare il gol del pareggio, dopo lo scampato pericolo la Salernitana tornava in controllo della gara e così si arrivava, senza ulteriori emozioni ,al termine della prima frazione di gioco.

Alla ripresa delle ostilità Nicola confermava l’undici di partenza mentre Soncin sostituiva Haps con Ullmann, ma la gara continuava  sulla falsariga del primo tempo con le due squadre molto contratte, condizionate probabilmente dall’importanza della posta in palio, il primo squillo arrivava al cinquantasettesimo con Okereke che impegnava Sepe in una difficile parata, e dopo un minuto Henry batteva l’estremo difensore granata con un tap in da pochi metri dopo un colpo di testa di Caldara deviato da Sepe, Nicola capiva che i suoi ragazzi erano in  debito di ossigeno e effettuava i primi cambi, dentro Verdi e Kastanos fuori Bonazzoli e Lassana Coulibaly, e poco dopo era costretto a sostituire Sepe infortunato inserendo Belec, rispondeva il Venezia con Busio e Crnigoj che prendono il posto di Okerere e Peretz, nel momento in cui la Salernitana sembrava aver subito psicologicamente il colpo del pareggio arrivava il gol vittoria, ed a siglarlo era Simone Verdi, in campo da soli cinque minuti, l’Arechi esplodeva letteralmente, ma il Venezia non ci stava, conscio che una sconfitta avrebbe significato il definitivo addio alle già flebili speranze di salvezza, nella bolgia dell’Arechi cominciava la girandola di sostituzioni per entrambe le squadre con Soncin che inseriva tutti i giocatori offensivi a sua disposizione, ma nonostante la pressione il Venezia non sfondava rimanendo anche in dieci al minuto ottantanove per l’espulsione per doppio giallo di Ampadou, e dopo cinque minuti di recupero il direttore di gara fischiava la fine della gara dando inizio ai festeggiamenti in campo e sugli spalti dellìArechi per l’ennesima impresa della banda di Nicola.

 

 

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