(di Giuseppe Porro)
Quanti di voi hanno sentito parlare di correnti di pensiero piu ho meno reali che rapportate al calcio assumono diversi nomi dai piu disparati? Dove c’era il catenaccio o il contropiede, la zona o i moduli numerici, si soro fatti largo i tiki taka; i cholismi, i sarrismi e quant’altro, figli della comunicazione 2.0.
Ma il vero dogma, la vera religione, la vera new age è: lo specialismo! (come già ampiamente scritto nel pezzo del 16 settembre 2021 http://socialfootballtv.com/2021/09/16/roma-lo-specialismo/), Josè Mourinho da Setubal è un predestinato del calcio, e i numeri sono li a testimoniarlo.
26 trofei vinti in carriera; 21 titoli nazionali tra Portogallo, Inghilterra, Italia e Spagna; 5 trofei europei diventando con Trapattoni gli unici allenatori ad aver vinto tutti e 3 i trofei europei. Insomma tanta tanta roba, con la semplicità della parola.
Ed oggi anche se qualcuno storce il naso e solo ed esclusivamente per invidia, anche perché Mourinho è un Special anche e soprattutto nella comunicazione dove ha creato il personaggio Special One, ed ha da insegnare e molto anche a chi il comunicatore lo fa di mestiere.
Nel calcio non ci si inventa nulla, i moduli moderni sono figli delle idee degli allenatori del passato, e quindi affidarsi a: santoni; fenomeni; perfezionisti; guru o quant’altro a volte può essere controproducente e deleterio. Mentre affidarsi al: pragmatico; pungente; puntuale e simbiotico Special One, ha dato ragione ai Friedkin.
Mourinho ha vinto al primo colpo in una piazza innamorata e vogliosa di fare festa, che giustamente lo eletto Imperatore e lui che la sa lunga, ha saputo farsi apprezzare; amare; empatizzare con la grande FAMIGLIA (parole di Mou) giallorossa a prescindere dai risultati.
Poi il suo calcio non sarà bello; spumeggiante o sfarzoso. Ma è: efficace; tosto; grintoso, e possiamo ben dirlo alla luce dei fatti, anche vincente. E si sa Mourinho logora chi non c’è l’ha. È questo il segreto dello “specialismo”, e poi se il bollito ad alcuni non piace, molti chef lo usano per molte ricette, ed è un capostipite nelle cucine di tutte le casalinghe. Poi se volete sapere qualcosa di più sul bollito, chiedete a Mourinho, ma anche a Pioli e Ancelotti.