Roma: dimensione europea

Posted By on Apr 10, 2023 | 0 comments


(di Giuseppe Porro)

La Roma ha due volti e due dimensioni, e in questa sorte di scissione tra realtà e metaverso vivono insieme la Roma di campionato e la Roma di coppa. C’è quella italica che negli ultimi anni stenta ad arrivare nei primi quattro posti (quest’anno è in lotta, quindi incrociamo le dita) e l’ultimo accesso alla Champions League e datato 2017/2018 dove la Roma di Pallotta e Di Francesco la stagione successiva, venne eliminata agli ottavi dal Porto.

Poi c’è la Roma europea che negli ultimi 5 anni è stata l’unica compagine italiana che ha disputato le tre semifinali (ed è record, anche se quest’anno almeno in Champions League un italiana ci sarà sicuramente visto la sfida fratricida tra Napoli e Milan) europee di tutte e tre le competizioni ufficiali Uefa, e (con i debiti scongiuri) potrebbe arrivare a 4 semifinali in 6 anni, un bottino che fa della squadra giallorossa una formazione di retaggio europeo.

Semifinale di Champions League (Liverpool); semifinale di Europa League (Manchester Udt.) e semifinale di Conference League (Leicester City) tre semifinali sempre con formazioni provenienti dalla perfida Albione dove il muro o Vallo di Adriano che dir si voglia, ha perso talvolta di efficacia. Le prime due semifinali contro due mostri sacri, due bestie nere per la Roma che andranno prima o poi ricacciate negli inferi.

Il Leicester City battuto lo scorso anno, ha dato l’opportunità alla Roma di giocarsi la finale poi vinta contro il Feyenoord che giovedì sera sarà di nuovo di fronte ai giallorossi nel quarto di finale di Europa League. Europa League che qualora fosse vinta darebbe si un trofeo importante alla Roma (e sarebbe il secondo di fila) dando ancora più consapevolezza europea, oltre al non secondario discorso dell’accesso diretto alla Champions League.

Torino è stato un viatico importante, la vittoria ha portato la Roma al 3° posto con 9 gare alla fine del campionato e la sentenza Juventus (e le altre inchieste in divenire) che deve dire ancora la parola fine a quella che sarà classifica finale, 9 gare da vivere al cardiopalma. Se a queste ci aggiungiamo le 5 (se i giallorossi arrivassero alla fine) di Europa League fanno 14.

L’obiettivo resta la qualificazione alla prossima Champions League, che per introiti e prestigio daranno nuova linfa alla Roma in chiave mercato, sia per i rinnovi che per i nuovi acquisti, poi se l’obiettivo verrà raggiunto da una o l’altra competizione non ha importanza, basta che si arrivi a dama.

Comunque se la qualificazione Champions arrivasse vincendo l’Europa League, la dimensione europea assumerà una maggiore valenza sia per ranking che per appeal. Se poi questa arrivasse vincendo in finale contro il Manchester Udt. allora sfateremo un tabù contro uno dei mostri sacri. Ma a questo penseremo più avanti intanto sotto con il Feyenoord giocando la prima delle 14 gare fondamentali.

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