Roma: con le mani, con i piedi, con il culo, ciao ciao; con la testa, con il cuore, coi miei occhi, ciao!

Posted By on Apr 21, 2023 | 0 comments


(di Giuseppe Porro)

La Roma si qualifica per il terzo anno consecutivo ad una semifinale europea. Seconda semifinale di fila con Mourinho che ne ha disputate ben dodici nella sua carriera, e lo fa in una notte magica ed intensa allo stesso modo. Gli olandesi del Feyenoord vengono rispediti al mittente senza però non scendere prima all’inferno per poi tornare in superficie.

Parafrasando il successo sanremese dello scorso anno de “La Rappresentante di Lista” (Ciao Ciao), la Roma passa il turno grazie alle mani di Rui Patricio (tiro insidioso al primo tempo deviato con affanno in angolo) e Salvatore Foti (espulso per aver “toccato” Giménez in un momento di foga collettiva) con il primo che le usa a ben donde, mentre il secondo un pò meno.

Con i piedi di Matic ottimo geometra di centrocampo, e quelli di Spinazzola; El Shaarawy e Pellegrini che riempiono la rete insieme a Dybala, che oltre a segnare un gol strepitoso che riporta la Roma in vita quando sembrava finita, disegna un altra gara con la sua classe cristallina quasi come i suoi muscoli.

Con il culo perché tutti abbiamo creduto che fosse finita al gol degli olandesi a 10 minuti dalla fine, prima della magia di Dybala all’ultimo giro di lancette. Con la testa di Smalling su ogni pallone, ma soprattutto quella di Mourinho che la indica (la testa) dopo il gol di Dybala, e al momento di affrontare i supplementari quando è in mezzo al circolo con tutta la squadra.

Con il cuore, quello della gente che ha accompagnato la squadra dall’inizio alla fine per oltre due ore e più, e con gli occhi di tutti i tifosi che erano allo stadio o davanti la televisione ammirando una nuova impresa ed una nuova avventura che si andrà a vivere tutti insieme ancora una volta.

E poi per finire il ciao ciao, quello della Roma che saluta gli olandesi che tornano a casa testimoniato da Mancini che saluta il suo avversario mimando per l’appunto con la mano e accompagnando con il più classico dei saluti: “ciao”.

Insomma una Roma versione sanremese che ha suonato bene, andandosi ad arrogare il diritto a giocare la terza semifinale consecutiva in tre anni. Un ottimo biglietto da visita da mostrare ai tedeschi del Bayer Leverkusen prossimi avversari nelle semifinali di Maggio. Ma quella è un altra storia, adesso godiamoci questa.

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