Nicola Ciacciarelli
Quando tutto sembrava perso, tutto finito la Juve trova la forza di ribellarsi ad un destino avverso e trova il gol al 96’ spaccato con Cambiaso che, di forza, mette dentro un pallone che ballonzolava in area piccola dopo il palo interno di Milik. Una vittoria che arriva alla fine, ma meritata per quanto visto nell’arco dei 90 minuti. I bianconeri stavano per pagare a caro prezzo la scarsa mira, in particolare di Vlahovic e la sfortuna di Kean, che si era visto annullare due reti dal VAR. Di fronte a lei un Verona battagliero, che nell’ultimo quarto di partita ha arretrato il suo raggio d’azione sin dentro la propria trequarti.
Dei bianconeri è piaciuta la personalità e la costanza con cui hanno cercato il risultato, seppur non sono mancati errori banali ed ingenuità. Alla decima giornata, però, con la Juventus a soli due punti dalla vetta è lecito cominciare a pensare a qualcosa di più grande del quarto posto. Per sognare però occorrerà recuperare Dusan Vlahovic, che continua ad accusare evidenti difficoltà in zona rete. Se il serbo dovesse alzare il suo livello, allora la Juve potrebbe insidiare squadre con rose superiori.