Roma: Usque ad finem!  Da Teutoburgo a Idistaviso fino a Norimberga…da Roma a Leverkusen!

Posted By on Mag 8, 2024 | 0 comments


(di Giuseppe Porro)

Roma è ferita; Roma è moribonda e dissanguata; Roma è in fin di vita ma non è ancora morta. Roma non è ancora vinta! Dopo la sconfitta di Teutoburgo dove gli Alemanni sconfiggono i Romani, grazie anche al “tradimento” di Arminio (Karsdorp o Abraham decidete voi) bisogna riorganizzare le idee e le forze, Idistaviso ci aspetta, e la storia insegna.

Le campagne di Germania nella storia sono state parecchie, e vincere in casa dei teutonici non è per niente facile anzi. Ma se sui libri di storia viene citata la pesante sconfitta di Teutoburgo e poi la rivincita di Idistaviso, nel cuore dei romanisti resta viva la vendetta di Norimberga.

La Roma viene sconfitta all’Olimpico dai tedeschi del Norimberga 1-2 in quella che era la Coppa Uefa, bisogna andare a vincere con due gol di scarto e l’impresa sembra proibitiva. La Germania è ancora divisa tra Ovest ed Est, e il capitano giallorosso e Giuseppe Giannini (Totti ancora non figurava nell’organigramma giallorosso).

La Roma ha il centravanti della Germania che vincerà il mondiale qualche anno dopo in Italia nella finale di Roma, quel Rudi Vöeller che regalerà diverse soddisfazioni ai giallorossi da dirigente proprio del Bayer Leverkusen (Paulo Sergio; Juan ma soprattutto Emerson).

Subito avanti la Roma con il tedesco volante 1-0, ma subito ripresa 1-1. Policano raddoppia a fine primo tempo e la gara si trascina cosi fino alla fine. Supplementari: Renato Gaúcho Portaluppi arrivato in elicottero e conosciuto più nei locali notturni che in campo fa il brasiliano per una sera e segna il gol decisivo di testa (prima di essere espulso) su cross di Conti 1-3. La Roma espugna Norimberga e passa il turno.

“Avanziamo” recitava la Curva Sud giovedì scorso prima della sconfitta che ha comunque molte attenuanti. Le attenuanti sono le almeno quattro azioni nitide mancate anche per un pizzico di fortuna; gli errori da principianti che si potevano evitare; la stanchezza dovuta ad una continua rincorsa dal dopo Mourinho che ha portato la Roma a lottare fino alla fine della stagione; gli aiuti interni non arrivati per poter per l’appunto far rifiatare la squadra “aiutando” cosi gli avversari che erano già forti e imbattibili da soli…etc. etc.

Adesso va fatto tutto il possibile e non va lasciato nulla di intentato: per quel pubblico e quella cornice vista giovedì scorso; per la tradizione che vede i giallorossi lottare sempre in Europa negli ultimi anni; per Teutoburgo; per Idistaviso; per Norimberga; per Karsdorp e per Abraham; per Taylor e per il Siviglia; ma soprattutto per tutto quelli che ci credono. Daje Roma: “AVANZIAMO”!

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