Pasquale Pollio
Il weekend di campionato è appena andato in archivio certificando che la candidata numero uno a recitare il ruolo di protagonista per la discesa negli inferi della cadetteria con Benevento e Verona è proprio il Cagliari che a Marassi, contro la Sampdoria, manda in scena l’ennesima prova “vergognosa” portando a venti le sconfitte in campionato.
Negli ultimi due mesi gli uomini di Lopez hanno conquistato solo sette punti con sei gol all’attivo, di cui solo uno su azione manovrata, e ben diciasette reti al passivo divenendo la terza retroguardia più battuta del torneo.
La squadra è in caduta libera con i nervi a fior di pelle, e si ha l’impressione che il tecnico di Montevideo non abbia più il controllo della situazione
Domenica, dopo l’ennesima sconfitta, si sarebbe dovuto sollevare immediatamente Diego Lopez dall’incarico provando a dare una scossa a tutto l’ambiente, ma i tentativi della dirigenza di convincere un allenatore ad accettare la guida della squadra a tre giornate dalla fine con una situazione di classifica così pesante non hanno avuto esito positivo, quindi nonostante la palese sfiducia nei confronti del tecnico, Lopez è stato confermato.
Ora dopo i tre miracoli di Fatima attendiamo i tre miracoli di Cagliari, che deve racimolare cinque punti per arrivare alla salvezza, da conquistare affrontando nell’ordine: Roma, Fiorentina ed Atalanta.
Un’impresa che avrebbe del miracoloso.